Cronache

Quei capitalisti anticonsumismo

È sempre bello firmare un manifesto, se poi questo viene pubblicato sul giornale Le Monde allora profuma di Chanel n.5 o di foie gras, dipende dal momento della giornata in cui viene consumato

Quei capitalisti anticonsumismo

È sempre bello firmare un manifesto, se poi questo viene pubblicato sul giornale Le Monde allora profuma di Chanel n.5 o di foie gras, dipende dal momento della giornata in cui viene consumato. Dunque Binoche, De Niro, Sorrentino hanno voluto aggiungere il loro prezioso autografo, schierandosi, assieme ad altri veramente (molto) importanti persone (vip), contro il consumismo, perché questa è la lezione che ci viene addosso dal virus, dalla crisi economica, sociale, umana che sta coinvolgendo e stravolgendo il mondo intero.

Le Monde è il foglio ideale per questa opera di comunicazione e di convincimento. Infatti la proprietà è in mano a veri filantropi che nulla hanno a che fare con il becero consumismo. Trattasi di Matthieu Pigasse e di Xavier Neil. Il primo è vicepresidente della banca d'affari Lazard, è stato uno stretto collaboratore di Dominique Strauss-Kahn, un altro filantropo in vari settori, dalla finanza al mondo femminile, frequenta la Francia che conta (l'argent), dicevasi gauche caviar, roba sopraffina, mica hamburger e pommes de terre. Pigasse si presenta con le credenziali di essere di sinistra, punk e antiborghese, veste Dior, cita Camus e Flaubert: «Io vivo per fare vomitare i borghesi», gli è capitato di farsi pagare, come banca Lazard, venticinque milioni di euro di parcella, dal governo greco del compagno Alexis Tsipras, come consulenza finanziaria. Il suo sodale, Xavier Neil, ha un patrimonio, stimato da Forbes, di 5,8 miliardi di euro, ha diverse proprietà, tra queste la più bizzarra, ma sostanziosa. Riguarda i diritti di My Way, celebre canzone, ideata da Jacques Revaux, scritta e cantata da Claude François, con il titolo Comme d'habitude, «rubata» da Paul Anka e trasferita in America, per essere portata alla gloria da Frank Sinatra e da altri mille interpreti, da Elvis Presley ai tre tenores, Luciano Pavarotti, José Carreras e Placido Domingo. Per completare, monsieur Neil è anche proprietario di Monaco Telecom.

Come si può dedurre, una coppia che fa del bene quotidiano e si batte contro il consumismo, puntando, tuttavia, sul consumo di beni preziosi.

Ecco perché è bello firmare un manifesto su Le Monde, perché i lettori comprendano la drammaticità del momento, attraverso la testimonianza di attori e registi i cui guadagni sono in linea con la crisi. Forbes ne ha illustrato i compensi: Robert De Niro ha un patrimonio di 291 milioni di euro, incassa 48,5 milioni di dollari all'anno, fanno 4,04 milioni al mese, 932.692,31 euro a settimana, 132.876.71 euro al giorno, 5,536.53 all'ora, 92,28 al minuto, 1,54 al secondo. Juliette Binoche viaggia a 28.035.000 euro all'anno, 2.336.250.17 al mese, 539.134.65 alla settimana, 107.826.93 al giorno. Paolo Sorrentino si ferma a 84 milioni di euro, non specificato, però matematico, il guadagno lordo mensile, settimanale, giornaliero.

Beh, a certe condizioni, firmerei anch'io.

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