Coronavirus

Quell'infinita rincorsa di "quota ottanta". Il delirio No Vax costa 64 milioni in cure

La soglia di immuni fissata da Figliuolo s'allontana ogni giorno. Nell'ultima settimana media di 65mila (ma ieri solo 31mila)

Quell'infinita rincorsa di "quota ottanta". Il delirio No Vax costa 64 milioni in cure

Ottanta voglia di quota ottanta. Una percentuale di totalmente vaccinati che il commissario all'emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo ha fissato come target già da qualche mese e che fino a qualche tempo fa sembrava raggiungibile tra gli ultimi giorni di settembre e i primissimi di ottobre. Siamo all'8 di ottobre e non ci siamo ancora. Ieri eravamo a 43.030.314 italiani che hanno completato il ciclo vaccinale, vale a dire il 79,67 per cento della popolazione over 12. Manca davvero pochissimo, ma quel pochissimo, come per la tartaruga che sfida in una corsa Achille nel paradosso di Zenone, viene percorso a una velocità che sembra dimezzarsi di giorno in giorno.

Certo, stiamo parlando di una soglia essenzialmente psicologica. La scienza ormai è concorde nel ritenere insufficienti otto vaccinati su dieci per garantire la controversa immunità di gregge. Ce ne vorranno di più, forse nove. Quindi si tratta di un traguardo volante, dal valore simbolico. Ma prima ci si arriva meglio è. Per raggiungere quota ottanta serve mettere in sicurezza ancora 177.593 italiani; apparentemente pochi, ma negli ultimi sette giorni si è andati avanti a colpi di 65.490 immunizzati al giorno (la somma delle seconde dosi e delle monodosi), quindi serviranno altri tre giorni. Saremo all'80 per cento probabilmente domenica. Sempre che non si rallenti ancora, cosa non improbabile visto che in soli sette giorni siamo passati dai 107.154 vaccinati del 30 settembre ai 31.134 di ieri.

Come previsto la campagna vaccinale si sta impantanando nelle secche dell'antivaccinismo. Nelle ultime settimane abbiamo raschiato il fondo del barile convincendo incerti, dubbiosi, persone preoccupate di non potere più spostarsi o andare al ristorante, oppure stanche di pagarsi un tampone ogni volta. Ma ora restano i No Vax duri e puri, quelli che non si fidano, quelli convinti da fonti spesso discutibili che il vaccino faccia male, che la pandemia sia un grande complotto internazionale, che non sottomettersi alla cosiddetta «dittatura sanitaria» sia una buona idea in nome di un bizzarro concetto di libertà. Si tratta di uno zoccolo duro a questo punto quantificabile in quegli otto milioni e passa di italiani (per l'esattezza 8.430.388) che non hanno ancora fatto nemmeno una dose e che per oltre metà (il 53,85 per cento) appartengono alle classi di età tra i 30 e i 59 anni, ovvero le più attive.

I No Vax non solo rischiano di farci mancare il traguardo della sicurezza dalla pandemia, ma ci costano anche un sacco di soldi. Secondo l'instant report Covid-19 dell'Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari (Altems) dell'Università Cattolica, solo tra il 20 agosto e il 19 settembre gli ospedalizzati non vaccinati che avrebbero evitato il ricovero se immunizzati sono pari a 5.798, mentre quelli dell'area critica (ovvero le terapie intensive) sono pari a 691. Il totale dei costi ammonta a 63.811.181 euro. Tra i non vaccinati ogni settimana 12,19 persone ogni 100mila abitanti finiscono in area medica e 1,42 persone in terapia intensiva mentre tra i vaccinati i numeri sono rispettivamente 1,51 e 0,11 persone. Differenze evidenti che convincerebbero qualsiasi persona dotata di buonsenso sulla bontà della vaccinazione. Ma parliamo, per l'appunto, di buon senso..

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