Cronache

Quella strana indulgenza per Battisti

Quella strana indulgenza per Battisti

Una parte consistente della sinistra, più o meno estrema, con i suoi intellettuali, si è schierata con il compagno terrorista Battisti, cui vorrebbero fosse concessa un'amnistia. «C'è chi sostiene - commenta lo psichiatra Sabino Nanni - che dopo tanto tempo un terrorista, o un altro tipo di criminale, non sia più punibile. È inaccettabile perché anche se i crimini sono lontani nel tempo, le loro conseguenze persistono tuttora, come la frustrazione delle famiglie delle vittime che hanno atteso 37 anni per avere giustizia, mentre lui viaggiava impunito tra Francia, Messico e Brasile». Ma come si spiega la simpatia per uomini che si macchiano di crimini così violenti? «Le persone aggressive e distruttive provano indulgenza solo per un altro tipo di persona: quella ancora più aggressiva e distruttiva, è una proiezione come quella che fa l'ammiratore sul suo idolo, come per l'allievo che ammira il maestro con cui condivide uno stesso sentimento, c'è una coerenza emotiva in questo meccanismo», spiega lo psichiatra. Nel caso di Battisti, c'è un invalido permanente e il dolore di persone che hanno perso i loro affetti più cari. Eppure si chiede un perdono che solo chi ha subito le sue atrocità potrebbe concedere. «Al di là di apparenti contraddizioni, c'è una perfetta coerenza dal punto di vista emotivo che è la stessa di chi odiando ferocemente la civiltà occidentale prova simpatia e indulgenza per i jihadisti islamici», osserva Nanni. E infatti la vicenda ne evoca un altra di qualche anno fa, quando un magistrato assolse dall'accusa di terrorismo internazionale due tunisini e un marocchino sostenendo che i tre fossero eroici guerriglieri. «Si ha l'impressione che certi esseri umani tengano di più alla coerenza emotiva che a quella intellettiva, anche a costo di divenire autolesionisti», chiarisce lo psichiatra. Un'altra strana affinità è quella che sentono molti omosessuali per i palestinesi, con cui si schierano contro gli israeliani. Eppure le uniche associazioni gay palestinesi esistenti sono ospitate a Tel Aviv, che accoglie i gay perseguitati dagli arabi dando loro rifugio e salvandoli da morte sicura. Nel Land del Baden-Württemberg alcuni immigrati stuprarono una giovane politica tedesca. La donna dichiarò di essere stata violentata da connazionali celando l'identità etnica dei suoi carnefici. Le femministe più estremiste, intransigenti con il maschio occidentale, diventano indulgenti e comprensive quando si tratta di giudicare quello musulmano, anche pagando terribili conseguenze personali conservano la loro rigida coerenza emotiva», conclude Nanni.

Aveva ragione Blaise Pascal: il cuore ha le sue ragioni che la ragione non capisce.

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