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Dipendenza come rifugio del trauma

L'istituto Superiore di Sanità ha rilevato che la pandemia ha influenzato le abitudini al tabacco degli italiani

Dipendenza come rifugio del trauma

L'istituto Superiore di Sanità ha rilevato che la pandemia ha influenzato le abitudini al tabacco degli italiani e accanto all'aumento del consumo della sigaretta tradizionale sono in crescita anche gli utilizzatori di nuovi prodotti contenenti nicotina, come le e-cig e il tabacco riscaldato. Fumare non è un vizio o un'abitudine. È una dipendenza da una sostanza che diventa così necessaria da essere consumata nonostante la cognizione dei danni che infligge. Del tabacco non si ha desiderio ma bisogno. Il bisogno è costituito da uno stato di tensione psicofisica che induce alla ricerca della soddisfazione attraverso un'azione, un comportamento, legato alla relazione con un oggetto specifico, percepito come indispensabile per quella soddisfazione. La soddisfazione di un desiderio non è ricercata per avere sollievo da una tensione spiacevole ma per procurarsi una tensione piacevole e duratura.

La dipendenza testimonia che un conflitto interiore o con l'ambiente non permette l'elaborazione mentale di un desiderio complesso e a questo si sostituisce un bisogno, o più bisogni, che possono essere soddisfatti con il corpo prima che con il pensiero. Il tabacco, l'alcol e i social network sono tentativi di reagire alla frustrazione e alla delusione quando una relazione umana non è possibile. Con la pandemia abbiamo vissuto senza vedere le espressioni dell'altro e percepire dal vivo le sue emozioni. Rintanati nelle case invece di andare a scuola o in ufficio abbiamo accumulato energie che da vitali sono diventate autodistruttive. Obbligati a rinunciare alla musica e all'arte, che sono rappresentazioni e immagini del desiderio, abbiamo fatto scorta di farina e disinfettanti per le mani. Gli amici e i parenti sono stati evitati.

Invece di desiderare la realizzazione sentimentale e professionale abbiamo fatto i conti con la paura di non trovare un posto letto in ospedale e in preda all'ansia e alla rabbia abbiamo cercato sostanze capaci di alleviare la tensione, illusoriamente. Uomini e donne da soli sopravvivono ma nell'isolamento si deprimono, perché il desiderio è desiderio dell'altro.

Sigmund Freud sosteneva che si fuma quando non si ha nessuno da baciare.

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