Sono anni che i guru della dieta consigliano un giorno di digiuno a settimana per mantenere il peso forma e disintossicarsi, e finalmente anche alcuni ministri e sottosegretari hanno raccolto l'invito. Per sostenere la legge sullo ius soli, un gruppo di parlamentari sta digiunando a turno per ventiquattrore ciascuno.
Un comportamento che evoca l'ideologia degli ortoressici, individui che hanno un'ossessione per la salute, per il cibo e il «mangiar sano». Sono convinti di avere abitudini alimentari superiori e che la loro dieta sia la migliore del mondo. Il modo in cui cucinano sarebbe il più sano in assoluto perché riguardo al cibo sono informati e non si fanno ingannare dal sistema economico-sociale-bancario-farmaceutico-alimentare-industriale,responsabile delle scie chimiche e dei tumori indotti dall'olio di palma. Sono dominati da un pensiero complottista che in realtà nasconde un senso di superiorità nei confronti degli altri, perché loro, solo loro, sanno quello che è bene mangiare, al di là di ogni evidenza scientifica.
Un atteggiamento che si attaglia anche a quello dei sostenitori dello ius soli, sordi nei confronti di chi, una maggioranza democratica, non la pensa esattamente come loro. I contrari al progetto di legge sono accusati di xenofobia e ignoranza perché non possiederebbero quell'umanità che si manifesta con l'accettazione indiscriminata dell'immigrato e della sua cultura, anche se questa è in palese contrasto con i diritti umani, anche se agli immigrati e ai loro figli garantiscono per legge e pagando le tasse l'assistenza sanitaria e l'istruzione, i luoghi di culto e l'iscrizione a partiti e sindacati. Alla staffetta aderiscono anche i radicali italiani.
Per i supporter di Emma Bonino si potrebbe ipotizzare invece che il processo d'identificazione con cui hanno acquisito le qualità, i tratti o le funzioni che sono appartenute a Pannella si è compiuto trasformandoli in una caricatura dell'indimenticabile
leader radicale. Un giorno di digiuno non documentato contro i bollettini medici che ci preoccupavano dello stato di salute di Marco Pannella, che astenendosi da cibi solidi e liquidi spesso ha messo a rischio la sua vita.
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