Pini da abbattere e ipocrisie green

Pini da abbattere e ipocrisie green

Il comune di Roma vuole abbattere gli storici pini di Corso Trieste, pini che a doppio filare caratterizzano una delle vie più note e frequentate del famoso ed elegante diciassettesimo quartiere di Roma, in cui vissero Mussolini, Badoglio ma anche Veltroni e Fini e artisti come Luchino Visconti e Luigi Pirandello. Gli abitanti hanno costituito un comitato e sottoscritto una petizione contro l'ipotesi di veder scomparire la memorabile alberata. Gli alberi di tutta Roma, e non solo quelli del quartiere Trieste, risentono della mancata manutenzione dovuta alla fine del servizio giardini che prima della amministrazione Raggi riusciva a preservare la vita del verde urbano. Tra i firmatari c'è lo psichiatra Giuseppe Magnarapa: «In questa situazione non sono da trascurare aspetti emotivi di sofferenza. Nella casa in cui viviamo è normale proiettare aspettative e desideri personali: è una sintesi proiettiva delle caratteristiche psichiche del nucleo familiare che ci vive, mentre il quartiere ha lo stesso significato riguardo alla collettività. Se un ambiente viene violentato o trascurato, ne risente il singolo, il nucleo familiare e via via i raggruppamenti umani più estesi. Se qualcuno stravolge la mia camera da letto ne soffro o mi arrabbio, come quando un popolo ostile invade la nazione evocando reazioni oppositive e difensive comuni. Se non vogliamo essere invasi da stranieri sconosciuti, a volte nullafacenti o addirittura aggressivi, per quale motivo dovremmo sopportare che il nostro quartiere sia tenuto male e trascurato?», spiega Magnarapa. Lo psichiatra sostiene che l'abbattimento indiscriminato dei pini, di cui una buona parte ha soltanto bisogno di cure, è espressione della terribile ansia di un'amministrazione incompetente cui poco interessa che qualcuno si faccia male o che qualche macchina possa essere danneggiata, ma che è molto preoccupata del danno d'immagine. Il comitato sottolinea come nessuna altra specie vegetale potrebbe eguagliare il benificio di salubrità, mitigazione del microclima e qualità estetica del pinus pinea.

Sarebbe interessante chiedere il parere di Greta Thumberg, la giovane attivista svedese di cui tutti sembrano essere innamorati. «In questo si inquadra l'ipocrisia espressa dall'amministrazione cittadina: salviamo il pianeta, ma intanto cominciamo ad abbattere i pini di Corso Trieste» conclude amareggiato lo psichiatra.

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