Elezioni politiche 2022

"Qui succede un patatrac". Il M5s in rivolta contro Conte

Non si placano le acque in casa Movimento 5 Stelle. Polemiche e malumori per i candidati "paracadutati", come in Calabria. E fa storcere la bocca la scelta di Conte di concorrere in più circoscrizioni

"Qui succede un patatrac". Il M5s in rivolta contro Conte

Doveva ricoprire il ruolo di guida per la rinascita del nuovo Movimento 5 Stelle 2.0, e invece Giuseppe Conte si è presto ritrovato a dover affrontare i maldipancia e i costanti malumori di ciò che rimane dei grillini.

Se da una parte c'è chi teme la possibilità che vi siano degli "ex infiltrati" fra le fila degli attivisti che su Sky Vote dovranno votare i candidati M5S, dall'altra non mancano gli eletti che hanno da ridire per le scelte dell'ex premier per quanto concerne le liste, dove non mancherebbero "fedelissimi" sistemati in collegi blindati. Si fanno sentire, poi, senatori e deputati che scalpitato per essere riconfermati.

Il caso in Calabria

Malumori in Calabria, dove si sta facendo largo la contiana Vittoria Baldino, eletta nel Lazio ma candidata nella regione della zona sud-occidentale dell'Italia grazie alla nuova regola che permette di presentarsi in una circoscrizione diversa da quella di residenza in caso di "domicilio personale o professionale e/o centro principale dei propri interessi". Tante le rimostranze nei confronti della scelta di Baldino, definita come una "paracadutata". Da Roma, si fa sentire Virginia Raggi, che chiede a gran voce al leader pentastellato regole chiare e trasparenza.

Insomma, tante le grane per Giuseppe Conte. "Qui succede un patatrac", è quanto sussurrano in molti, temendo il peggio. Pare che il Movimento sia a rischio rivolta, specie per la scelta dei candidati. Il senatore Giuseppe Auddino non le ha mandate a dire all'avvocato del popolo, dicendo "No ai Papi stranieri".

Dello stesso avviso anche la deputata Elisabetta Barbuto, che si è sfogata davanti ai microfoni dell'AdnKronos. La scelta di proporre candidati "paracadutati" ha spiazzato tutti, afferma la parlamentare, "se Baldino ci avesse comunicato la sua intenzione di candidarsi in Calabria saremmo stati più tranquilli, nessuno avrebbe detto niente. È una sua facoltà, certo. Ma dispiace la mancanza di chiarezza".

Barbuto, fra l'altro, afferma di non conoscere neppure bene la Baldino. Nessun pregiudizio nei confronti della collega, tuttavia, "il rischio di penalizzare parlamentari del territorio c'è". Occhi puntati alle parlamentarie. I malumori ci sono tutti, e c'è chi parla anche di disertare le urne.

Polemiche sui collegi

Intanto i grillini trovano da litigare anche per quanto riguarda i collegi. Fa discutere la scelta dello stesso Giuseppe Conte di concorrere in più circoscrizioni. "In passato non siamo stati molto clementi nei confronti delle persone che facevano così", commenta Barbuto. "Ad ogni modo, stiamo facendo un processo alle intenzioni: non sappiamo quale sarà la scelta di Conte, che comunque è una risorsa preziosa per noi. Aspettiamo le parlamentarie, poi faremo le nostre valutazioni".

Ma dove intede candidarsi l'ex premier? Al Senato o alla Camera? Ancora non è dato sapere.

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