Roma - Adesso l'obiettivo immediato della Raggi è distogliere l'attenzione dei media dall'intricata questione delle consulenze dell'assessora Paola Muraro. Come farlo? Puntando alla concretezza di piani e strategie per risolvere l'emergenza rifiuti. Ed è così che è stata programmata per domani un'assemblea capitolina straordinaria sul tema. Già ierii la sindaca e gli assessori Muraro e Minenna si sono incontrati in Campidoglio per stendere una relazione da portare domani in Consiglio. Tra i punti salienti c'è la chiusura dell'impianto di trattamento dei rifiuti sulla Salaria, bisognoso di un lavoro di manutenzione, e un cavallo di battaglia della campagna elettorale sintetizzato nello slogan «più ricicli e meno paghi». Si tratta di un taglio della Tari per chi dimostra di fare con diligenza la raccolta differenziata. In più potrebbe entrare nella memoria anche un nuovo assetto societario di Ama. Il capogruppo dei grillini in Comune, Paolo Ferrara, ha assicurato piena fiducia nella Muraro. Almeno fino a prova contraria. Almeno finché la stessa non venga a trovarsi in una posizione ancor meno difendibile negli sviluppi dell'inchiesta della Procura di Roma sulla gestione dei rifiuti. E questo a dispetto di un dato di fatto. Quanto emerso finora (le telefonate con Buzzi, quelle con Panzironi e le consulenze) è risultato infatti una doccia fredda per il popolo grillino e per la Raggi che per difendere la sua scelta di puntare sulla Muraro ha dovuto affrontare uno sfibrante braccio di ferro con il «direttorio capitolino» in sede di formazione della giunta. La stessa difesa promessa da Ferrara, però, non è garantita dai colleghi della Muraro in giunta. Molti assessori hanno già detto che domani non si presenteranno nell'aula Giulio Cesare. Potrebbe essere una situazione imbarazzante. Intanto sono in molti a chiedere alla sindaca tempestività nell'azione. Il governatore Zingaretti, per esempio. Che ha sottolineato che la Regione ha già fatto la sua parte con la delibera sul fabbisogno impiantistico e sugli obiettivi di produzione di quantità di rifiuti. «Ora - aggiunge Zingaretti - attendiamo che la nuova amministrazione di Roma presenti il suo piano». Stessa sollecitazione anche dal presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliaventi. Ieri ha incontrato la Raggi e le ha espresso la preoccupazione per gli effetti negativi dell'emergenza rifiuti sul turismo e dal punto di vista economico. Oltre alla tempestività ci vuole trasparenza.
La reclama Andrea De Priamo (Fratelli d'Italia) che denuncia l'indizione di una gara per l'affidamento a esterni dei servizi di pulizia nelle scuole comunali. «In pieno agosto e senza dibattito in Consiglio? - si chiede De Priamo - E meno male che in campagna elettorale diceva che voleva valorizzare le risorse interne per tutelare i lavoratori della Multiservizi (Ama)!».
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