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Raggi nel caos, la Muraro è indagata con il manager di Mafia Capitale

Mezzo milione in consulenze, nomine e parcelle extra. L'assessore Muraro indagata con Fiscon e Panzironi. Così lo scandalo "Mafia Capitale" travolge anche la Raggi

Raggi nel caos, la Muraro è indagata con il manager di Mafia Capitale

Ogni giorno si aggiunge un tassello a pasticci del Campidoglio. E più la situazione si fa intricata, più il sindaco Virginia Raggi si trova nel pantano di Mafia Capitale. Quella stessa indagine che aveva travolto Ignazio Marino e fatto volare il movimento di Beppe Grillo alle comunali. Adesso spuntano le consulenze annuali affidate da Giovanni Fiscon, Franco Panzironi e altri dirigenti dell'Ama a Paola Muraro. L'assessore comunale all'Ambiente è al centro di un'inchiesta che la vede indagata per abuso d'ufficio sia con l'ex dg della municipalizzata dei rifiuti, sotto processo per Mafia capitale, sia con l'ex ad di Ama arrestato nella stessa inchiesta sul Mondo di mezzo.

I contratti affidati dai vertici di Ama alla Muraro sono sotto la lente dei magistrati dal 2009. Come rivela Francesco Salvatore su Repubblica, si tratta di "consulenze di un anno, da referente Ippc per gli impianti di trattamento meccanico biologico di Rocca Cencia e di via Salaria, che nel corso degli anni" le hanno permesso di guadagnare "circa 500mila euro". "Nel 2004 la consulente guadagna 30 mila euro - specifica Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera - nel 2008 con il nuovo ad sale a 80 mila e due anni dopo percepisce altri 20 mila euro in più per un totale di 100 mila. L’ultimo contratto, scaduto il 30 giugno scorso, quando ormai era già entrata nella giunta Raggi, arrivava a 115 mila euro. Totale: 1 milione e 136 mila euro". Non sfugge agli inquirenti il legame degli aumenti con l'arrivo di Panzironi, anche perché i compiti a lei assegnati restano sempre gli stessi.

Adesso la procura sta cerando di capire perché i vertici dell'Ama avessero affidato alla Muraro oltre il ruolo di referente Ippc altri compiti retribuiti. Fra questi ci sono anche quei 50mila euro corrisposti per aver coordinato nel 2014 i lavori per la bonifica dell'impianto dell'Ama a Ponte Malnome. Anche in quel caso secondo la ricostruzione di Repubblica sarebbe stato Fiscon a incaricare la Muraro. Agli atti dell'inchiesta c'è poi il contratto sottoscritto con l'ultimo dg di Ama Alessandro Filippi, l'ex dirigente Acea chiamato da Daniele Fortini dopo l'arresto di Fiscon per lo scandalo Mafia Capitale.

È con questo foglio di carta che viene messo nero su bianco che alla Muraro non è permesso di "ricevere ulteriori dalla municipalizzata".

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