La mangiatoia di Mamma Rai è sempre colma. Di fronte alla denuncia all'Autorità Nazionale Anticorruzione e alla Corte dei Conti del sindacato Usigrai e anche del senatore azzurro, Maurizio Gasparri, per chiedere conto dell'assunzione di 20 consulenti esterni (arruolati, sembra, in pieno spregio delle regole vigenti) la Rai replica con fermezza che le assunzioni non sono 20 ma soltanto 17 e che costano alla Rai un'inezia. Ovvero soltanto 4 milioni di euro. Chiaro? Un'azienda che ha oltre 12.000 dipendenti ha ritenuto indispensabile sborsare altri 4 milioni di euro per le consulenze. La stessa azienda che vanta un bilancio in rosso per 30 milioni di euro per il 2015.
Il sindacato dei giornalisti e Gasparri puntano il dito contro il direttore generale Antonio Campo Dall'Orto ricordando che il numero dei manager presi dall'esterno non deve superare il 5 per cento dei dirigenti interni che sono 252. Dunque al massimo avrebbero dovuto essere 13. Non solo.
L'Usigrai ricorda che in base alla legge anticorruzione occorreva prima verificare che all'interno dell'azienda non fossero già presenti profili professionali in grado di svolgere il ruolo assegnato ai manager esterni. Gasparri promette di «inchiodare Dall'Orto alle sue responsabilità» giovedì prossimo quando il direttore generale verrà ascoltato dalla Commissione di Vigilanza Rai.
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