Economia

Controlli green pass con reddito di cittadinanza: cosa cambia

I beneficiari del reddito grillino dovranno sottoporsi al controllo del green pass per accedere ai centri per l'impiego. Stesso discorso per chi vorrà entrare in un ufficio pubblico

Controlli green pass con reddito di cittadinanza: cosa cambia

Con l'introduzione del cosiddetto super green pass ed i recenti obblighi vaccinali sono previsti controlli sempre più serrati. Nel mirino, fra le varie categorie, potrebbero probabilmente esserci i percettori del reddito di cittadinanza, ed ora vedremo perché.

I lavoratori saranno sottoposti a verifiche da parte dei datori di lavoro, col rischio di ricevere delle sanzioni in caso di violazione delle regole imposte dall'esecutivo, tuttavia la questione appare quantomeno confusa quando si parla dei disoccupati, specie ora che è stato introdotto l'obbligo vaccinale per gli over-50. Per i cittadini senza lavoro, infatti, non sarebbero previsti controlli, almeno in apparenza.

Le nuove disposizioni relative al reddito di cittadinanza sembrano aiutare il governo nelle operazioni di verifica. Come? Basti pensare che l'articolo 1, comma 74, della legge 234/2021 rende più vincolanti le condizioni per continuare a beneficiare del sussidio grillino. Si parla, infatti, di "ricerca attiva del lavoro" che deve essere "verificata presso il centro per l'impiego in presenza con frequenza almeno mensile". Per poter rispettare questa regola e non perdere il sussidio, chi percepisce il reddito dovrà presentarsi regolarmente in un centro per l'impiego, e per farlo dovrà essere in possesso almeno di un green pass base, dato che altrimenti non potrebbe entrare nell'edificio. Il suo certificato verde, dunque, verrà sottoposto a controllo, e proprio in quell'occasione, in caso di over-50 non inoculato come imposto dall'esecutivo, potranno scattare le sanzioni.

Ma non finisce qui. Il controllo del governo potrà estendersi anche a quella categoria di cittadini senza lavoro che non percepiscono il reddito di cittadinanza. Dal prossimo primo febbraio, infatti, per accedere agli uffici pubblici servirà il green pass.

Sia i centri per l'impiego, dove i dipendenti dovranno garantire il lavoro in presenza, che tutte le amministrazioni con uffici aperti al pubblico, dovranno organizzarsi per effettuare le verifiche sui green pass degli utenti. Da segnalare il fatto che molti degli uffici sopra menzionati non dispongono neppure di servizi di portierato. Chi si occuperà dei controlli? Scenari a dir poco incredibili.

Già con il dpcm 12.10.2021, come ricordato da ItaliaOggi, le pubbliche amministrazioni avevano dovuto barcamenarsi per poter verificare la certificazione verde dei loro dipendenti, fino all'arrivo degli applicativi dell'Inps. Tali metodi non potranno tuttavia essere utilizzati sugli utenti degli uffici, che dovranno essere controllati uno per uno.

Come intenderà procedere l'esecutivo di Mario Draghi? Una delega generalizzata a tutti i dipendenti addetti allo sportello, che saranno tenuti a verificare lo stato del green pass dei cittadini? Un singolo dipendente che, nel futuro, dovrà unicamente occuparsi del controllo di tutti coloro che accedono nell'ufficio? Fra le varie ipotesi, anche quella dell'installazione di lettori automatici all'ingresso della struttura.

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