Quell'asse trasversale per far crollare il M5S

Tutto pronto per il quesito contro il reddito di cittadinanza. Matteo Renzi sta per presentarlo nel bresciano. Ecco gli altri partiti contrari al reddito M5s

Quell'asse trasversale per far crollare il M5S

Il quesito per il referendum teso ad abolire il reddito di cittadinanza è pronto. Matteo Renzi, leader d'Italia Viva, avrà modo di esporlo all'Italia intera dall'iniziativa di Ponte di Legno, il luogo dove si sta svolgendo la Scuola di Formazione d'Iv.

"Meritare l'Europa": questo è il titolo della Scuola renziana del 2021. Renzi ha scelto Brescia anche per la simbologia. Quella che il bresciano ha acquisito in relazione alla gravità della situazione pandemica. Domani - si legge su Il Corriere della Sera - dovrebbe essere il giorno della rivelazione sul quesito. Ma ormai è solo questione di tempo.

Parlando del reddito di cittadinanza su La7, l'ex presidente del Consiglio ha fotografato il quadro, intanto: "Tutti hanno detto che il reddito di cittadinanza si può migliorare, anche quelli che fino al giorno prima dicevano che non si toccava fino alla fine della legislatura". Insomma, il clima attorno allo strumento assistenzialista di stampo grillino sembra essere cambiato. E le forze disponibili all'abolizione, cui potrebbe seguire una riproposizione del reddito concepito tuttavia in modo diverso, non sono poche, anzi. La curiosità, infatti, oltre che sul quesito referendario in sé, verte sull'asse che potrebbe nascere in funzione dell'abolizione del Rdc.

Come ha svelato l'onorevole Luigi Marattin in questa intervista rilasciata a Il Giornale, la speranza d'Italia Viva è che le adesioni travalichino il campo della ideologia. E che dunque più soggetti politici condividano il referendum promosso da Matteo Renzi e dai suoi. Renzi che ha firmato i quesiti referendari della Lega di Matteo Salvini e dei Radicali sulla Giustizia. Sono temi diversi, ma Salvini potrebbe optare per condividere la battaglia per l'abolizione del reddito di cittadinanza. Le dichiarazioni del leader leghista - quelle che sono state riportate pure da Il Corriere della Sera - fanno intendere quale sia il pensiero salviniano in materia: il dovere di cancellazione. Con la ripresa dei lavori parlamentari, per stessa rivelazione di Salvini, arriverà una proposta leghista.

Forza Italia, con la presidente dei senatori Anna Maria Bernini in testa, ha di recente espresso tutta la sua contrarietà al fiore all'occhiello della legislazione grillina. Non è un mistero che Fi contesti da sempre l'introduzione di quello strumento. Oggi è intervenuta Roberta Toffanin, che per Forza Italia è la responsabile del Dipartimento del Lavoro. L'esponente del partito guidato da Silvio Berlusconi, stando a quanto ripercorso dall'Agi, ha premesso che "se errare è umano, perseverare è diabolico". Il riferimento è al ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, che continua a prendere le difese del Rdc. Per Forza Italia, il reddito ha dimostrato di essere "totalmente fallimentare perchè non arriva a chi ha veramente bisogno e disincentiva il lavoro". E ancora, aggiunge la Toffanin: "Non lo diciamo noi ma lo dicono i dati. Nel periodo prepandemico solo 192.000 percettori di reddito avevano trovato e accettato lavoro a fronte di circa 1.300.000 nuclei familiari beneficiari". Un disastro, appunto.

Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia sono, a loro volta, contrari da sempre al reddito di cittadinanza. Al netto della posizione grillina, dunque, che non può che essere difensiva dello strumento principe della loro visione di nazione (per quanto, con Giuseppe Conte, divenga puntualmente conveniente evitare di dare per scontate posizioni politiche), qualche dubbio permane soltanto sul Partito Democratico di Enrico Letta, che ha tuttavia dichiarato di credere in un "miglioramento" del Rdc. Però Letta è lo stesso che ha spesso e volentieri fornito ausilio a Conte, quando questi si è ritrovato nell'angolo. Bisognerà verificare le reali velleità piddine.

Comunque sia, l'iniziativa d'Italia Viva potrebbe essere più condivisa del previsto. La creazione di un asse contro il reddito di cittadinanza è dietro l'angolo. Matteo Renzi, inoltre, ha da poco parlato nel corso della prima giornata di "Meritare l'Europa". Il leader d'Iv, stando a quanto riportato dall'Adnkronos, si è detto sicuro dello sgretolamento del MoVimento 5 Stelle: "Siamo all'inizio, questo processo di cambiamento porterà allo sgretolamento del M5s.

Ma questo non risolve il problema, il populismo rimane vivo. Il M5s passa, il populismo rimane". L'ex premier ha anche rivendicato di aver "mandato a casa" Giuseppe Conte e di aver lavorato per far sì che fosse Mario Draghi a guidare il Paese.

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