In passato era toccato a statisti come Helmuth Kohl, Michail Gorbaciov e Felipe Gonzalez. Quest'anno a essere insignito del premio Carlo V è il presidente del Parlamento europeo, l'italiano Antonio Tajani. Re Felipe VI di Spagna ha consegnato l'onorificenza al politico azzurro ieri, 9 maggio, Giornata dell'Europa, nel monastero di Yuste, in Estremadura, come riconoscimento per il contributo allo sviluppo dei valori e dell'integrazione europei. Nel suo discorso Tajani ha offerto uno sfoggio di europeismo, difendendo i «valori che hanno reso l'Europa la regione più libera e prospera al mondo», valori da riaffermare, sempre e senza eccezioni, «dinanzi agli egoismi nazionalisti, a chi vuole costruire frontiere, e a coloro che intendono distruggere il nostro senso di unità e la nostra democrazia». Tajani ha deciso di devolvere i 30mila euro ai terremotati del Centro Italia.
«Non basta ma è un gesto simbolico per ricordare che l'Ue è innanzitutto solidarietà» ha spiegato il presidente dell'Europarlamento nel destinare i fondi ad Arquata del Tronto, Norcia e Accumoli, colpiti dalle scosse del 2016. Subito sono arrivati i ringraziamenti dei sindaci.
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