Politica

Donne a rischio anche in Italia: la polizia teme l'effetto Colonia

Il capo della Polizia sulle violenze di Colonia: "È un fatto culturale". Ma si oppena al reato di clandestinità: "Meglio riformarlo"

Donne a rischio anche in Italia: la polizia teme l'effetto Colonia

La polizia boccia il reato di clandestinità. Per Alessandro Pansa, oggi a Palazzo Vecchio per visitare la mostra di immagini del calendario della Polizia, "è preferibile che venga riformato con un meccanismo che renda più agevole la gestione degli immigrati quando transitano per i nostri confini in maniera illegale". Tuttavia, a pochi giorni dai tragici fatti di Colonia, ammette che le violenze sulle donne sono "un problema culturale". Non dice, però, quella è la cultura violenta portata da milioni di immigrati entrati, legalmente e illegalmente, in Italia e in Europa.

Secondo il capo della Polizia, il "problema reale" del reato di clandestinità è dato dal fatto che "intasa l'attività delle procure. Questo è il problema principale". Tuttavia, si è affrettato a spiegare, "in questo momento è anche indispensabile che il nostro Paese lanci qualche segnale dissuasivo per far capire che noi gestiamo il fenomeno dell'immigrazione con umanità, con correttezza, con rispetto delle regole nazionali e internazionali, ma lo gestiamo con grande rigore. Quindi - ha continuato Pansa - c'è l'opportunità di comunicare un pò meglio questa trasformazione di questa norma che sicuramente è molto importante ai fini della percezione della sicurezza".

Dopo le barbare violenze di Colonia, dove un migliaio di immigrati ha molestato centinaia di donne indifese, la polizia italiana ha alzato l'attenzione. Perché il fenomeno non interessa soltanto la Germania. A Firenze, per esempio, una giovane è stata recentemente violentata da un pachistano. "Da tempo abbiamo istituito delle sezioni specializzate e seguiamo il fenomeno con un osservatorio specifico", ha assicurato Pansa spiegando che, "oltre che essere un problema di sicurezza, è un problema culturale". Di fronte a queste violenze Pansa ha, comunque, escluso "la radicalizzazione dei rapporti tra cittadini e gli stranieri nel nostro Paese". "Non ci stiamo spostando verso forme xenofobe vere o verso forme di arabofobia come sta avvenendo in altre parti dell'Europa". Quello che più lo preoccupa è l'emulazione. Teme che le violenze di Colonia possano dilagare anche in Italia.

Da qui, ha sottolineato, l'importanza di garantire "la vigilanza sul territorio".

Commenti