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La "Reconquista" del buon senso

La "Reconquista" del buon senso

In qualche modo può apparire un paradosso che il segnale della riscossa contro la deriva più pericolosa del radicalismo gauchiste - e alludiamo all'onda lunga dell'ideologia woke e della cancel culture provocata dal mondo liberal americano e che ormai rischia di limitare libertà di parola, di lettura e di discussione anche dentro i media e le istituzioni culturali europee - arrivi oggi proprio dall'Università Sorbona di Parigi, simbolo di quel Maggio francese e di quei movimenti di rivolta contro tanta tradizione occidentale che, per certi versi, sembrano essere gli antesignani della nuova cultura del boicottaggio, figlia di una sinistra che si crede tanto pura quanto è rigida. Ma, come si dice, Parigi val bene qualsiasi Messa celebrata in difesa della tolleranza e della civiltà occidentale. E così le aule della Sorbona illuminista, universalista e pluralista che accoglie il convegno Après la déconstruction: reconstruire les sciences et la culture contro quanti pretendono di criminalizzare il nostro passato e le sue eredità, diventano le barricate metaforiche della battaglia non più rinviabile contro i furori giacobini del Fondamentalismo #BLM 2.Social. La resistenza si celebra invocando i santi nomi di Cartesio e Pascal.

E la Francia della vecchia contestazione è il nuovo fronte della Reconquista. L'identità nazionale ed europea è oggi il valore da difendere. Parola d'ordine: «Ricostruire scienza e cultura». Obiettivo: «Preservare all'interno del mondo scolastico e universitario le condizioni di un pluralismo illuminato che vieta a qualsiasi ideologia di imporsi come un dogma morale contro lo spirito critico». Abbiamo pensato a lungo che l'Europa sarebbe rimasta al riparo dalla neo-rivoluzione woke che con il suo corollario ideologico di genere, minoranze, religione, post colonialismo e identity politics da tempo ha messo sotto accusa mezzo passato dell'Occidente e il retaggio dell'uomo maschio bianco con le sue tradizioni e le sue istituzioni: tutto da abbattere per capovolgere la situazione di potere dominante. E invece il vento folle che imperversa da tempo sulle associazioni studentesche e le sale professori di troppi campus nordamericani inizia a soffiare anche da noi. Ecco il perché della reazione francese. Ecco perché la Sorbona ha scelto di rispondere - con coraggio - ai «decostruttori». E il candidato alle presidenziali francesi Eric Zemmour corso a Les Sables d'Olonne in difesa della statua di San Michele che rischia di essere abbattuta da un nuovo cieco laicismo di ritorno, non è un soltanto un caso, né semplice propaganda. Accadendo nel dipartimento della Vandea, diventa un simbolo.

Sarà un'insurrezione controrivoluzionaria a difendere la libertà di parola.

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