Referendum, la mossa di Alfano: ​"Pronto a valutare il rinvio"

Il ministro dell'Interno a Forza Italia: "Sono convinto che sarebbe un gesto da prendere in altissima considerazione". Brunetta: "Sarebbe da folli"

Referendum, la mossa di Alfano: ​"Pronto a valutare il rinvio"

"Noi non abbiamo chiesto nessun rinvio" del referendum costituzionale, ma "qualora una parte dell'opposizione fosse disponibile a valutare una ipotesi di questo genere, io sono convinto che sarebbe un gesto da prendere in altissima considerazione".

Ora anche Angelino Alfano si dice pronto a rinviare il voto pervisto per il 4 dicembre per concentrarsi sui danni del terremoto. In particolare nell'intervista a Rtl 102,5 (ascolta) il ministro degli Interni ha lanciato un appello a Silvio Berlusconi e Forza Italia, che "ha dovuto subire anche dei terremoti durante la propria gestione del Paese" e che per questo "conosce bene quanto diventi indispensabile recarsi sui luoghi del sisma".

"Lo dico a livello personale come capo del mio movimento e credo che una richiesta di questo tipo non potrà non essere presa in considerazione", ha spiegato Alfano, "È chiaro che sul piano della polemica pubblica è una fatica parlare oggi del referendum. Non è facile parlare delle ragioni del Sì e del No quando ci sono migliaia di sfollati".

Un'ipotesi "assurda" secondo Renato Brunetta. "La posizione di Forza Italia è chiara e cristallina: rinviare la consultazione costituzionale sarebbe da folli e irresponsabili", ha detto il capogruppo di Forza Italia alla Camera, "Non siamo disponibili a prendere in considerazione ipotesi che vanno annoverate sotto la voce fantapolitica".

"Noi siamo contrari: stanno indietro nei sondaggi e vogliono così tentare di recuperare", attacca intanto Matteo Salvini, "Al governo non interessa nulla del referendum in sé. E se proprio vuole essere serio, beh, allora cominci con l'avviare un'esenzione fiscale totale per cittadini e imprese che hanno perso tutto sotto le macerie". E pure i deputati del M5S alzano: "Non si azzardino a strumentalizzare le vittime del sisma per i loro loschi fini politici e ad usarli come scusa per rimandare una votazione che vede Renzi perdente".

E alla fine deve intervenire pure Matteo Renzi per zittire le voci.

"Fonti di Palazzo Chigi smentiscono categoricamente l'ipotesi del rinvio del referendum, così come emerge dai riflessi di stampa", sottolineano dalla sede del governo, "Ne è dimostrazione l'agenda di Matteo Renzi che domani sera alle 21 sarà a una manifestazione per la campagna elettorale a Padova".

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