Regionali, si vota: affluenza sotto il 40%

Dopo le polemiche della campagna elettorale seggi aperti dalle 7 alle 23 per il voto in 7 regioni e in 742 Comuni. Quasi 22 milioni alle urne. VAI ALLO SPECIALE

Regionali, si vota: affluenza sotto il 40%

Oggi quasi 23 milioni di elettori sono chiamati al voto per rinnovare 7 Consigli regionali: Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Campania e Puglia. Si vota anche in 742 comuni, di cui 17 capoluoghi ma la sfida clou sul fronte dei municipi è decisamente quella per lo scranno da primo cittadino di Venezia. I dati relativi all’affluenza alle urne per le elezioni regionali, rilevata alle ore 19 di oggi, va attestandosi sotto al 40%. Nelle precedenti omologhe si votò in due giorni.

Questo il quadro dei candidati presidenti alle Regionali:

Veneto - I candidati alla presidenza del Veneto sono sei. Si va dal governatore uscente Luca Zaia (Lega) alla diretta antagonista Alessandra Moretti (Pd). Ci sono poi Flavio Tosi, staccatosi dal Carroccio, e l’indipendentista Alessio Morosin.
M5S presenta Jacopo Berti, mentre la lista civica ambientalista e solidale si affida a Laura Di Lucia Coletti.

Toscana - sette le candidature, sostenute complessivamente da 10 liste. Enrico Rossi, governatore uscente, è sostenuto da Pd e dalla lista Popolo toscano. Claudio Borghi, candidato di Lega Nord e Fratelli d’Italia, Giacomo Giannarelli, sostenuto dal M5S, Gianni Lamioni, candidato della lista Passione Toscana, espressione di Ncd e Udc e Tommaso Fattori, candidato di Sì-Toscana a sinistra. Stefano Mugnai, candidato di Forza Italia e di LegaToscana-Più Toscana. Gabriele Chiurli, sostenuto da Democrazia Diretta.

Liguria - Raffaella Paita contro Giovanni Toti: uscirà da questa sfida il presidente della Regione Liguria. Paita è sostenuta da Pd e Liguri per Paita; Giovanni Toti da FI, Ln, FdI, Nuovo Psi, Riformisti, Ap-Liguria, Liberali. Occhi puntati sul risultato che otterrà l’ex Pd Luca Pastorino, che si è candidato in contrapposizione a Paita, e che potrebbe erodere consensi alla candidata renziana. Poi c’è Alice Salvatore, 32 anni, che corre per il M5S. Gli altri candidati sono Antonio Bruno per ’Progetto Altra Ligurià, Enrico Musso, per la lista civica di centrodestra Liguria Libera; Matteo Piccardi del Partito comunista dei lavoratori; Mirella Batini per Fratellanza donne.

Umbria - Sarà con tutta probabilità lo scontro tra la presidente uscente, Catiuscia Marini (centrosinistra), e il candidato del centro destra, il sindaco di Assisi, Claudio Ricci (con Andrea Liberati del M5S a fare da terzo incomodo), a caratterizzare lo scontro elettorale. Marini è sostenuta da 4 liste, con il suo partito, il Pd, il Psi e Sel e molti esponenti della società civile, mentre Ricci può contare sull’appoggio di 6 liste, tre delle quali civiche (con anche esponenti Udc e Ncd) e tre politiche (Fi, Ln e FdI).

Marche - 5 i candidati presidenti. Tra loro il presidente uscente Gian Mario Spacca, in lizza per la terza volta, dopo avere rotto con il centrosinistra, questa volta sostenuto da Marche 2020 (la sua lista in cui sono confluiti anche candidati di Area Popolare) e FI; l’ex sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli, sostenuto da Pd, Uniti per le Marche e Popolari Marche-Udc. E ancora Gianni Maggi di M5S, Edoardo Mentrasti (Altre Marche-Sinistra Unita), Francesco Acquaroli con la coalizione Centrodestra Marche (Fdi-An e Lega). La candidatura di Acquaroli è stata depositata dalla leader di Fdi-An Giorgia Meloni.

Campania - Vincenzo De Luca (Pd, Campania in rete, De Luca presidente, Campania Libera, Insorgenza Civile e Meridionalisti democratici, Idv, Scelta e Centro Democratico, Udc, Psi, Davvero Verdi), proverà a sfidare l’attuale governatore, Stefano Caldoro (Popolari per l’Italia, Vittime della Giustizia, Movimento mai più la Terra dei fuochi, Caldoro presidente, Noi Sud, Ncd, FI e FdI). Gli atri in lizza sono Valeria Ciarambino (M5s) e Salvatore Vozza (Sinistra e Lavoro).

Puglia - con Michele Emiliano (8 liste di centrosinistra) ci sono gli uscenti del Pd Mario Loizzo, Giovanni Giannini, Filippo Caracciolo e Ruggiero Mennea. Con la lista civica ’Emiliano sindaco di Puglià sono candidati l’ex prefetto di Bari Antonio Nunziante, il presidente uscente del Consiglio regionale Onofrio Introna e l’assessore uscente al Bilancio Leonardo Di Gioia. Nella lista ’La Puglia con Emilianò è capolista l’ex pm Desirèe Digeronimo. Centrodestra diviso: con Francesco Schittulli c’è l’ex deputato Pinuccio Gallo oltre ai fittiani Stefano Miniello, Ignazio Zullo, consigliere uscente di Forza Italia e il senatore Pietro Liuzzi. Altre quattro liste di centrodestra sostengono Adriana Poli Bortone con 8 consiglieri regionali uscenti candidati
nella lista di FI.

Altra sfida importante, ma a livello comunale, sarà quella che riguarderà il comune di Venezia, commissariato dopo l’arresto di Giorgio Orsoni a giugno del 2014 per lo scandalo Mose.

La lista dei candidati comprende: Gian Angelo Bellati (Lega e civiche), Mario d’Elia (Movimento per l’autonomia), Francesca Zaccariotto (ex presidente provincia Venezia uscita da Lega con civica ’Veneziadomanì), Camilla Seibezzi (Civica ’Noi la citta'), Felice Casson, vincitore delle primarie del centrosinistra (sua civica, Pd, Psi e altre aree sinistra e centro), Luigi Brugnaro (sua Civica, Fi, Area Popolare al altre civiche), Davide Scano (M5s), Giampietro Pizzo (’Veneziacambià), Alessandro Busetto (Pcdl).

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