Regioni, addio vitalizi E Di Maio brinda

Fraccaro annuncia il taglio e stima il risparmio in 150 milioni di euro

Roma Non si è mai fermata del tutto, ma ora, dopo le batoste alle Regionali, la macchina del consenso dei Cinquestelle sta andando a pieno regime. Ministri e sottosegretari già lavorano ai temi da sfoderare nella prossima campagna elettorale per le Europee. Dal reddito di cittadinanza ai rimborsi per i truffati dalle banche, ogni provvedimento mira a riconquistare le simpatie perdute. Ecco così arrivare, con toni che sembrano ricalcare il Minculpop, l'ennesimo annuncio trionfalistico da parte del ministro dei rapporti con il Parlamento e la Democrazia diretta, Riccardo Fraccaro. «È con grande soddisfazione - dice - che possiamo comunicare il raggiungimento dell'intesa in Conferenza Stato-Regioni: tagliamo i vitalizi anche ai consiglieri regionali, è un risultato storico del Governo del cambiamento». Secondo Fraccaro «cade così l'ultimo baluardo dei privilegi, finalmente riavviciniamo le istituzioni ai cittadini con una riforma che cancellerà per sempre i vitalizi dei consiglieri regionali e consentirà di risparmiare 150 milioni di euro in 5 anni». Ovviamente il provvedimento è stato concertato con i presidenti delle Regioni, nessuno dei quali così poco avveduto da non capire al volo quanto «renda» politicamente un risultato del genere, che si porta dietro tutta la vasta narrazione anti-Casta e anti-sprechi (effettivamente insopportabili, a livello regionale, come tante inchieste hanno dimostrato). «L'intesa che abbiamo proposto e che è stata accolta dalle Regioni - spiega Fraccaro - prevede, sul modello di quanto già fatto dalla Camera e dal Senato, di applicare il metodo contributivo anche ai consiglieri regionali per tutti gli assegni. Con quest'accordo saniamo una situazione inaccettabile applicando a tutti i politici le stesse norme che valgono per i cittadini». Come dir di no, a una norma che sembra fatta apposta per ribadire il tanto bistrattato concetto «uno vale uno»? Il ministro più vicino a Di Maio così chiosa sul fatto che «è prevalso il buonsenso», e auspica che «ora le Regioni approveranno entro fine maggio le leggi per applicare il taglio». Finale con dedica.

«Siamo orgogliosi di portare a compimento una nostra battaglia di giustizia sociale che consente di restituire credibilità alle istituzioni. È un risultato senza precedenti e lo dedichiamo a tutti gli italiani che credono nel cambiamento». Volendo, anche a chi non avrebbe mai creduto si potesse arrivare a tanto. RooS

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica