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Renzi affossa il Pd: "Sul Quirinale non ha numeri né idee"

Il leader di Italia Viva sferza Letta: "Non vuol fare l'accordo con me. Se preferisce Conte...". E non esclude un rimpasto di governo: "L'idea non è sbagliata, ma io non entro in gioco"

Renzi affossa il Pd: "Sul Quirinale non ha numeri né idee"

La partita per il Quirinale è ormai entrata nel vivo: questa settimana i partiti riuniranno i propri gruppi per serrare le fila e studiare le strategie per farsi trovare pronti in occasione dell'elezione del prossimo presidente della Repubblica. Quasi tutte le formazioni politiche hanno tracciato quantomeno una linea teorica da seguire, ma per Matteo Renzi ce n'è una che non ancora ben in mente cosa fare per il Colle: "Il Pd non ha i numeri e nemmeno tante idee".

La stoccata a Letta

Il leader di Italia Viva, intervistato da Massimo Giletti a Non è l'arena su La7, ha rivolto una stoccata a Enrico Letta: ha criticato al segretario del Partito democratico di essersi praticamente allineato alla mondo del Movimento 5 Stelle, finendo per offuscare una serie di principi che un partito dovrebbe invece avere bene impressi nella sua identità. "Con me Letta non vuol fare l'accordo, se si trova meglio con Conte che con me... Su tante posizioni il Pd non sta chiarendo: è garantista o no? Letta ha un problema di posizionamento", ha tuonato.

Il "rimpasto" di governo

Nelle ultime ore Matteo Salvini ha lanciato l'idea di un "rimpasto" di governo dopo l'elezione del capo dello Stato: il leghista spera in un nuovo esecutivo in cui far entrare tutte le principali risorse, ovvero i leader, dei partiti di maggioranza. Una proposta che da una parte ha scatenato lo scontro con il Pd, ma che dall'altro vede d'accordo Renzi: "Non è sbagliata come idea. C'è un anno difficile, elettorale". Ma l'ex sindaco di Firenze ha precisato che non intende farne parte in prima persona: "Ho già dato...".

Renzi blinda Draghi

Inevitabilmente sarà necessario capire quali sono le reali intenzioni del premier Mario Draghi: restare a Palazzo Chigi o trasferirsi al Quirinale? Per Renzi l'attuale presidente del Consiglio ha le carte in regola per ricoprire qualsiasi ruolo ma - è il suo ragionamento - l'importante è non bruciare la sua carta: "Non possiamo permetterci di fare a meno di Draghi. Che stia al Colle o che stia a Palazzo Chigi, l'importante è che sia in campo. A me basta sapere che abbiamo un fuoriclasse in partita".

La profezia sul M5S

Il leader di Italia Viva ha inoltre analizzato la caotica situazione che sta caratterizzando il Movimento 5 Stelle, alle prese con infinite correnti e divergenze che forniscono un'immagine di perenne spaccatura. Renzi è ancora convinto che la galassia grillina finirà per estinguersi, soprattutto dopo il nuovo corso targato Giuseppe Conte: "Non controlla i suoi. Nei 5S ci sarà una divisione nei prossimi mesi".

Il numero uno di Italia Viva ha addirittura scommesso che sarà Virginia Raggi a prendere le redini di una parte del gruppo: Renzi reputa l'ex sindaco di Roma un vero e proprio potenziale leader di un partito diverso da quello di oggi. "Che una parte di quel partito strizzi l'occhio ai no-vax non è una novità.

Penso che la Raggi sarà ancora in campo, in un M5S prima maniera", ha concluso Renzi.

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