"Renzi appeso". La minaccia delle Br nel giorno del voto

Si alimentano le preoccupazioni per un nuovo clima di terrore: a Roma nuove minacce delle Br, stavolta contro Matteo Renzi, su un muro del centro

"Renzi appeso". La minaccia delle Br nel giorno del voto

Il clima elettorale è al suo culmine. I toni utilizzati nelle passate settimane da Enrico Letta e dai suoi compagni, incluso anche Giuseppe Conte, hanno fomentato le frange più violente e gli estremisti, che già nei giorni scorsi hanno alimentato scontri e violenze contro Fratelli d'Italia e la Lega e, ora, anche contro Matteo Renzi. Quest'oggi ci sono stati episodi di estrema violenza contro Giorgia Meloni e contro Fratelli d'Italia da parte degli anarchici, che hanno attaccato anche Matteo Renzi.

Come denunciato da Luciano Nobili, deputato di Italia Viva, è stata fatta trovare a Roma una scritta rossa su un muro in cui si scrive postando la foto di un muro su cui si legge la scritta rossa: "Renzi appeso". Luciano Nobili ha commentato su Twitter: "Gravissima minaccia di morte contro Matteo Renzi a Via Venafro, al Collatino. Quando si sdogana un linguaggio infame e intimidatorio come quello di Conte non c'è da stupirsi se qualche delinquente prende spunto. Spero che il sindaco Gualtieri faccia rimuovere questa vergogna". La scritta è stata accompagnata dal simbolo delle Brigate rosse con la stella a 5 punte.

La scritta contro Matteo Renzi è stata fatta trovare a Roma ma una scritta molto simile è apparsa, sempre oggi, a Milano. In zona Porta Genova, è stato affisso un manifesto contro Giorgia Meloni raffigurante la carta dei tarocchi dell'appeso con sotto la scritta "L'appesa". In quel caso, però, non c'è stata nessuna firma e nessuna rivendicazione da parte delle organizzazioni rosse. Tuttavia, il senso sembra essere lo stesso e questo alimenta le preoccupazioni su un clima d'odio che si sta diffondendo nel Paese e che viene alimentato dai toni eccessivi di una campagna elettorale che è stata condotta dalla sinistra per denigrare gli avversari politici.

Ad aumentare l'odio sono spesso stati anche i personaggi noti che, di professione non fanno i politici ma si sono allineati alla campagna di Enrica Letta e dei compagni, attaccando con violenza gli esponenti del centrodestra e Matteo Renzi. Questi sono i risultati, che allarmano per il possibile ritorno di una stagione del terrore.

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