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Renzi denuncia di nuovo i pm del caso Open "Violazioni e ritardi, gravi carenze disciplinari"

Il leader Iv: "Ora un esposto. Non hanno nulla, puntano alla prescrizione"

Renzi denuncia di nuovo i pm del caso Open "Violazioni e ritardi, gravi carenze disciplinari"

Matteo Renzi presenterà un esposto entro il dieci di marzo contro i Pm del caso Open, e cioè Luca Turco e Antonino Nastasi. La novità è stata comunicata ieri, dopo la fine di un'udienza preliminare dell'inchiesta. La stessa in cui la difesa ha dato prova di controbattere eccome agli argomenti della procura. L'esposto riguarderà quella che Renzi ha definito «malafede». Quella che, sempre stando all'opinione di uno dei fondatori del Tp, riguarda non solo la questione degli atti trasmessi al Copasir o le intercettazioni ma anche degli articolari tecnici, come la mancata tempestività dell'iscrizione. Insomma, esisterebbero delle gravi mancanze da parte dell'accusa. E la difesa ha sollevato 14 eccezioni, tra cui quella sull'incompetenza territoriale e quella sul sequestro illegittimo.

Prima dell'ingresso in aula, c'è stato spazio per qualche considerazione politica. In seguito all'elezione del vicepresidente del Csm - ruolo per il quale è stato scelto Fabio Pinelli, candidato della Lega - il leader d'Italia viva, mentre arrivava in Tribunale a Firenze, ha osservato quanto segue: «Come ha detto il presidente Mattarella, la garanzia di autonomia e indipendenza della magistratura è fondamentale perché è un pezzo su cui si fondano il Paese e le sue istituzioni. Serve riuscire ad avere un organo di autogoverno della magistratura forte e autorevole, non come l'ultimo che è stato imbarazzante. Ci vuole un organo di autogoverno dove se un magistrato sbaglia, paga».

Poi, dopo quattro ore di discussione in cui, secondo Renzi, i suoi avvocati avrebbero fatto una «lezione» di diritto ai Pm, le dichiarazioni alla stampa. «Abbiamo spiegato - ha aggiunto l'ex premier, che è anche intervenuto durante l'udienza - che è una vergogna che dopo cinque anni di processo mediatico non ci sia assolutamente niente, si continua a rinviare, la prescrizione incombe, il 2025 è vicino ma siamo ancora a caro amico». Subito dopo l'annuncio premesso: «Presenterò un esposto per la loro grave carenza dal punto di vista disciplinare. È evidente, in particolar modo, per questione tecniche legate alla mancata tempestività dell'iscrizione sul registro degli indagati oltre che per l'invio da parte dei pm fiorentini degli atti Open al Copasir, vi è una clamorosa responsabilità disciplinare dei Pm. Alla fine in questa vicenda ho l'impressione che la legge l'abbiano violata gli altri». Com'è noto, un'eventuale azione disciplinare spetta o alla Procura generale presso la Corte di Cassazione o all'attuale ministro della Giustizia, ossia a Carlo Nordio. Poi, in caso, il Csm giudicherà.

Pure Italia Viva ha preso posizione: «La difesa di Renzi non ha avanzato alcuna istanza ma Renzi stesso è intervenuto per ribadire alla luce della discussione di stamani la malafede evidente dei pm contro i quali sarà presentato un ulteriore esposto».

Renzi continua dunque a volersi difendere all'interno del processo e non dal processo.

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