Si continua ancora a parlare di Ddl Zan, ed ora che a scendere in campo sono addirittura la vestale dei social Chiara Ferragni ed il di lei marito Federico Leonardo Lucia (aka Fedez) il dibattito si è fatto ancora più acceso. A finire nel mirino dei "Ferragnez", così viene chiamata la coppia, è il leader di Italia Viva Matteo Renzi, tirato in ballo durante una delle storie postate su Instagram dall'influencer. E si sa, al momento non esiste luogo migliore dei social network per dare avvio al massacro mediatico.
L'attacco
"L'Italia è il Paese più transfobico d'Europa. E Italia Viva (con Salvini) si permette di giocarci su. Che schifo che fate politici", scrive un'indignata Chiara Ferragni. "La triste verità è che nonostante una legge che tuteli donne, disabili e persone appartenenti alla categoria Lgbtq+ serva nel nostro Paese e sia attiva nel resto dell'Europa da decenni, in Italia non verrà mai approvata perché la nostra classe politica preferisce guardare sempre il proprio interesse personale. La tutela contro l'odio verso queste categorie dovrebbe essere un obiettivo di tutta la popolazione e di tutti i partiti politici e il fatto che il ddl Zan non verrà probabilmente mai approvato è una grande sconfitta per tutti noi. Una sconfitta per ognuno di noi".
Notato il post della Ferragni, il leader di Italia Viva ha deciso di rispondere su Facebook: "Ho sempre difeso Ferragni da chi la criticava quando postava dagli Uffizi o da chi vorrebbe minimizzare il ruolo degli influencer. Lo faccio anche oggi. Fa bene a dire quello che pensa, solo che da lei mi aspettavo qualcosa in più di una frasina banale e qualunquista. Perché sapete chi fa davvero schifo in politica? Fa schifo chi non studia, chi non approfondisce, chi non ascolta le ragioni degli altri, chi pensa di avere sempre ragione. Io ho firmato la legge sulle unioni civili, mettendoci la fiducia: quella legge dura più di una storia su Instagram".
Accorso in difesa della consorte, Fedez ha immediatamente replicato all'ex sindaco di Firenze: "Stai sereno Matteo, oggi c’è la partita. C’è tempo per spiegare quanto sei bravo a fare la pipì sulla testa degli italiani dicendogli che è pioggia".
La replica di Renzi
A distanza di qualche giorno la polemica non si è evidentemente ancora sgonfiata, e Matteo Renzi ha approfittato di un'intervista concessa ad Huffington Post per rispondere sia gli ex colleghi del Partito democratico, decisi ad andare avanti sul Ddl Zan, che ai Ferragnez. "Mi piange il cuore vedere tanti senatori del Pd tacere in pubblico e lamentarsi in privato. Come si diceva una volta, il problema è politico. Se il Pd vuole seguire Fedez, prego", ha dichiarato l'ex presidente del Consiglio, che poi è passato al contrattacco: "Io me lo ricordo quando attaccava Napolitano o faceva canzoni omofobe. Se il Pd vuole abbandonare il riformismo per il sondaggismo, auguri. Faranno velocemente accordi con Casalino...".
Nel corso dell'intervista, Renzi ha parlato anche della necessità di portare avanti un dialogo e di trovare un punto in comune. "Non ci sono più margini per continuare a prenderci in giro. Siamo a un passo da una legge che tutela centinaia di ragazzi omosessuali e che possono avere delle tutele maggiori", ha affermato. "Io dico: facciamo un accordo su quei punti più divisivi, e ci rispondono con odio e scatenando le campagne d'odio. Mai vista una legge contro l'odio che si vorrebbe imporre odiando chi chiede di parlarne".
E ancora: "Spero
sempre che ci sia un sussulto di saggezza perché l'ostruzionismo da un lato e l'ideologismo dall'altro rischiano di far saltare il provvedimento. Dico: c'è ancora tempo, non sprechiamolo", ha concluso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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