Renzi regala 7 milioni di euro allo sceicco per (non) costruire un albergo

Sette milioni di euro sono spariti nel nulla. O meglio: sono rimasti bloccati nell'ennesima cattedrale nel deserto siciliano. Matteo Renzi ha recentemente donato il gruzzolo allo sceicco Hamed bin Ahmed al Hamed, membro della famiglia reale di Abu Dhabi, per costruire un Hotel Hilton a Capo Mulini, una piccola frazione di Acireale (in provincia di Catania), e rivalutare l'intera zona. peccato che i lavori siano fermi da mesi. "Che fine hanno fatto i 7 milioni di euro che sarebbero già arrivati ad aprile 2015 - chiede la grillina Angela Foti - e che la società Item avrebbe girato alla Volteo Energie Spa?".

Il progetto del nuovo Hilton Catania Capo Mulini Conference Center&Spa prevede 240 stanze, decine di suite con piscina, aree verdi, due ristoranti (uno di cucina tipica siciliana e uno di cucina internazionale) e una grande spa. Un progetto ambizioso di 2.500 metri quadrati che però rischia di rimanere solo sulla carta. Perché, come racconta ItaliaOggi, i lavori si sono subito interroti. Eppure lo Stato italiano ci ha smenato un bel gruzzolo. Tutto ha inizio un paio di anni fa quando la società Item acquista il complesso Perla Ionica e presenta un piano di riqualificazione dell'area da 35 milioni di euro. "Per l'intera operazione - spiega Filippo Merli su ItaliaOggi - era stata prevista una spesa di 48 milioni di euro, di cui 24 concessi dallo Stato attraverso Invitalia, la partecièpata del ministero dell'Economia per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa".

Si parte con la riqualificazione. Renzi versa subito 7 milioni di euro alla Item che affida i lavori all'azienda Volteo. Tra le due società, però, nascono subito i primi attriti. E così finiscono in tribunale. Dopo un estenuante braccio di ferro giudiziario il tribunale di Catania intima alla Volteo di restituire alla Item tutte le aree di cantiere in suo possesso. Da allora i lavori sono fermi. E i nostri 7 milioni di euro "spariti" nelle tasche dello sceicco Hamed bin Ahmed al Hamed. Che, però, si fa sempre vedere a Catania.