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Reporter senza frontiere accusa Grillo: "Ci usava, ora ci travisa"

Dopo le accuse del guru a 5 Stelle la replica: "Le giurie popolari preoccupanti"

Reporter senza frontiere accusa Grillo: "Ci usava, ora ci travisa"

Ha un titolo chiarissimo il comunicato pubblicato da Reporter senza frontiere, che risponde alla polemica innescata da Beppe Grillo dopo la pubblicazione del rapporto annuale sulla libertà di informazione: "Smetta di travisarci!".

Un rimprovero netto al guru del Movimento 5 Stelle, che arriva dopo che il documento di Rsf aveva denunciato come, nonostante un generale miglioramento della situazione in Italia, con il Paese in risalita di 25 posizioni, "capi politici come Beppe Grillo che non esitano a diffondere pubblicamente l'identità dei giornalisti che danno loro fastidio" fossero un problema serio, anche per "un livello di violenza verbale allarmante".

Parole che a Grillo non erano piaciute per niente, tanto da fargli replicare che "Rfs mi ha aperto gli occhi. Io pensavo che fosse perché i partiti politici con la lottizzazione si sono mangiati la Rai piazzando i loro uomini nel management e nei telegiornali e dicendo loro che cosa dire e che cosa non dire". E aggiungendo ironicamente che la colpa era invece la sua.

Parole a cui Reporter senza frontiere ha risposto in modo netto. "Beppe Grillo caricaturizza Rsf ed è tanto più deplorevole considerato l'uso fatto in passato del Press Freedom Index, quando si agitava per il punteggio dell'Italia", si legge nel comunicato, in cui l'organizzazione specifica anche di essere stata fraintesa.

"Rsf non lo ritiene responsabile per la situazione della libertà d'informazione in Italia", ma "la creazione di 'giurie popolari' per riorientare i media che 'producono fake news', come proposto da Beppe Grillo, è preoccupante per la libertà d'informazione in Italia".

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