Retromarcia di Nuzzi che adesso scarica la colpa su Casaleggio

Roma - «Ho sbagliato: l'esclusione di Iacoboni è inaccettabile». Gianluigi Nuzzi rivede la sua posizione in merito all'esclusione del giornalista de La Stampa Jacopo Iacoboni da #Sum02, l'evento organizzato sabato scorso dall'associazione Gianroberto Casaleggio.

Nuzzi, membro dell'associazione e direttore creativo dell'iniziativa di Ivrea, aveva inizialmente difeso Davide Casaleggio e la sua scelta di sbarrare le porte al cronista della testata torinese sgradito ai Cinquestelle soprattutto come autore del libro-inchiesta L'esperimento, analisi molto critica sulla nascita e sull'evoluzione del movimento.

Non appena saputo dell'esclusione di Iacoboni, a kermesse ancora in corso, Nuzzi aveva criticato il giornalista della Stampa accusato tra l'altro di essere entrato con un pass contraffatto. «Ha un badge tarocco e come tutti i tarocchi non li vogliamo», aveva detto Nuzzi dal palco anche in polemica con Enrico Mentana che invece aveva criticato l'esclusione del collega.

Ieri invece il conduttore di Quarto Grado, in onda su Retequattro, ha rilasciato un'intervista al Foglio per correggere il tiro spiegando che in quel momento, non avendo il quadro completo della situazione, aveva emesso un giudizio affrettato. Alla luce di nuove informazioni Nuzzi condanna la decisione dell'esclusione. «È stata una scelta personale di Davide Casaleggio. Una decisione sua. Sbagliata, che io non condivido in nessun modo», assicura Nuzzi, che si è trovato comunque in una situazione delicata visto che sua moglie, Valentina Fontana, è una delle proprietarie della Visverbi, agenzia di comunicazione che gestisce i rapporti di Davide Casaleggio con i media.

Nuzzi, invece, definisce il suo rapporto con l'associazione di Casaleggio come quello di un

«volontario, un privato cittadino che ha aiutato l'associazione a crescere». E il giornalista si espone anche con una promessa: non ci saranno più esclusioni. «L'anno prossimo - assicura Nuzzi - anche Iacoboni sarà a Ivrea».