Il Partito Sovranista del primo ministro ungherese Viktor Orbán sembra andare verso una vittoria schiacciante nella sfida europeo, con il 52,3% dei voti, davanti all'opposizione centro-sinistra di oltre 35 punti, come pubblicato dalla stampa filogovernativa.
Il partito Fidesz, conservatore nazionale di Orbán, ha migliorato il punteggio ottenuto nelle elezioni europee del 2014 (51%) e ha superato di molto il DK di centro-sinistra al 16,3%. Il giovane partito liberale Momentum, per la sua prima partecipazione alle elezioni europee, diventa la terza forza del Paese ed entra nel Parlamento di Strasburgo con il 9,7% dei voti. Il Partito Socialista perde oltre 4 punti al 6,6% dei voti e il partito Jobbik di estrema destra lascia per strada più della metà dei suoi elettori al 6,5%, contro il 14,7% nel 2014.
La sola Fidesz ottiene così 13 dei complessivi 21 seggi destinati all'Ungheria, uno in più rispetto a quelli conquistati nel 2014. Fidesz qualche settimana fa era stata sospesa dal Ppe a causa delle posizioni e una campagna elettorale decisamente anti Ue.
Per di più Orbán, notoriamente su posizioni molto dure dal punto di vista del tema migranti, si era spinto a proporre un'alleanza con la compagine sovranista lanciata da Matteo Salvini.
Proposta che però è stata respinta con decisione dai vertici del Ppe, a cominciare dal candidato di punta dei popolari, il bavarese Manfred Weber. Dopo l'annuncio dei risultati, il premier ha affermato che «di sperare che si realizzi un cambiamento nell'arena pubblica europea a favore di quei partiti che vorrebbero fermare le migrazioni».
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