"Ricadute inevitabili su Open Arms". Cosa può succedere ora a Salvini

La previsione dell'avvocato Giulia Bongiorno dopo la decisione del gup di Catania. Adesso crolla il processo Open Arms a Palermo?

"Ricadute inevitabili su Open Arms". Cosa può succedere ora a Salvini

La decisione del gup di Catania avrà dei riflessi sulla vicenda Open Arms? Per l'avvocato Giulia Bongiorno sarà proprio così, ma solo il tempo ci fornirà la risposta a una domanda che appare enigmatica. Nella giornata di ieri il giudice per l'udienza preliminare della città siciliana ha deciso il non luogo a procedere per Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona per la nave Gregoretti poiché - secondo l'accusa - avrebbe ritardato l'attracco della nave con a bordo 131 migranti. Ma il gup ha spiegato che al leader della Lega ha agito "in aderenza alle previsioni normative primarie e secondarie dettate nel caso di specie", e per questo non gli può essere "addebitata alcuna condotta finalizzata a sequestrare i migranti per un lasso di tempo giuridicamente apprezzabile".

Crolla il processo Open Arms?

La decisione arrivata ha ovviamente fatto felice il numero uno del Carroccio, che adesso esulta ma guarda già al prossimo 15 settembre quando - davanti alla seconda sezione penale del tribunale di Palermo - prenderà il via la prima udienza del caso relativo a Open Arms. Salvini dovrà rispondere di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio per avere impedito alla Ong (con 147 migranti soccorsi in mare) di attraccare a Lampedusa, costringendo i profughi a restare per giorni davanti alle coste dell'isola.

Tuttavia quanto deciso dal gup di Catania potrebbe avere ripercussioni proprio su questa vicenda. A sostenerlo è Giulia Bongiorno, avvocato del leader leghista, secondo cui gli argomenti della sentenza "avranno inevitabilmente ricadute sul procedimento sul caso Open Arms pendente a Palermo". La senatrice del partito di via Bellerio ha ribadito a gran voce che "non ci sono margini di dubbio sull'operato di Matteo Salvini".

L'avvocato Giulia Bongiorno è convinta del fatto che le motivazioni della sentenza di Catania "sono nitide nell'affermare la piena legittimità e l'assoluta correttezza dell'agire" dell'allora ministro dell'Interno, non solo nell'ambito dello sbarco della nave Gregoretti ma anche per quanto riguarda la politica in materia di immigrazione "portata avanti per tutelare l'ordine pubblico nazionale, nel pieno rispetto della normativa interna e internazionale".

Effettivamente con la formula più ampia è stata esclusa la sussistenza dell'ipotesi accusatoria avanzata a carico di Salvini, proprio perché è stata analizzata "globalmente la linea sul controllo dei flussi migratori del governo Conte I, passando in rassegna plurimi sbarchi di migranti sulle nostre coste".

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