Come ogni anno, il 19 gennaio Hammamet diventa scrigno di memoria collettiva e socialista. Nella cittadina tunisina si è infatti compiuto anche ieri il rito del ricordo di Bettino Craxi che proprio ad Hammamet si spense 19 giorni dopo la nascita del nuovo millennio. Anche in Senato ieri è stato ricordato durante il dibattito sulla fiducia a Conte. «Permettetemi di ricordare oggi nell'anniversario della sua morte un grande statista, Bettino Craxi - ha detto l'azzurra Alessandra Gallone -. Non voteremo la fiducia a questo governo perché, parafrasando lui, la nostra libertà è la nostra vita"».
«Si è battuto come un leone sino allo stremo delle sue forze e la sua fu una dignitosa battaglia di giustizia, per questa ragione merita di essere ricordato ha osservato il figlio Bobo durante la cerimonia che si è tenuta come ogni anno nel cimitero cristiano di Hammamet alla presenza di un gruppo di italiani e tunisini che hanno deposto mazzi di rose e garofani rossi sulla sua tomba -. Rinnoviamo come ogni anno i sentimenti di gratitudine alla sua memoria.
Egli si è impegnato nella sua vita politica per la libertà e la democrazia dei popoli oppressi, per il progresso dell'Italia e per l'affermazione dei principi e valori ideali del socialismo. Ha difeso la sua libertà e la sua vita in questa terra accogliente».Craxi è stato segretario del Psi dal 1976 al '93 ed è stato il primo socialista ad aver rivestito l'incarico di presidente del Consiglio.
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