Nè "dittatorelli", nè "ritardatari". Dopo un'ampia discussione che nel Paese ha coinvolto non solo gli addetti ai lavori, il governo è pronto a varare lariforma della scuola con un disegno di legge . Lo farà, annuncia a palazzo Chigi il premier Matteo Renzi, tra una settimana, nel Consiglio dei ministri di martedì prossimo, dando la possibilità ai ministri di esaminare e approfondire il testo. Poi "la palla" passerà al Parlamento, che avrà tutto il tempo per approvare il provvedimento. Nessun rischio per le assunzioni a partire dal primo settembre, nessuna mancanza di fondi: un miliardo da subito e tre nel 2016. "Lo strumento normativo dipende dalla situazione politica e dalle caratteristiche di necessità e urgenza del testo stesso", ha affermato il premier.
Poi Renzi ha parlato anche dei docenti che sono in attesa di assunzione: "Non c’è nessun rischio che slittino le assunzioni dei precari, non c’è nessun passo indietro del governo.
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