Il rilancio di Tajani: dirigenti eletti dalla base e spinta sul proporzionale

Il Consiglio nazionale cambia le regole azzurre. "Senza di noi non esisterebbe il centrodestra"

Il rilancio di Tajani: dirigenti eletti dalla base e spinta sul proporzionale
00:00 00:00

La Forza Italia di Antonio Tajani nasce da una rivoluzione. Una rivoluzione graduale, moderata, dei piccoli passi, che assomiglia al suo leader, ma pur sempre una rivoluzione. Al Consiglio nazionale il successore di Silvio Berlusconi attualizza il messaggio del 1994, rilancia l'identità liberale e porta avanti l'operazione di democrazia interna, con le elezioni dal basso dei segretari regionali, non più nominati come ai tempi del Cavaliere, per stimolare la partecipazione di tutti gli iscritti.

"A settembre - dice Tajani - inizia la campagna elettorale. L'obiettivo è crescere nei consensi, a cominciare dalle Regioni in cui si vota e dobbiamo prepararci alle Politiche, dove spero ci sarà una legge elettorale proporzionale come quella di comunali e regionali. C'è bisogno di Fi per rendere equilibrato un centrodestra, che sennò non si chiamerebbe più centrodestra".

Il riferimento al sistema proporzionale rafforza l'impressione che il vertice del partito voglia scolpire sempre di più l'identità azzurra nella maggioranza e allenarsi a stare in piedi anche da sola. "Noi siamo alleati - spiega il leader azzurro- ma siamo diversi da FdI e Lega. Siamo una grande forza, come diceva Berlusconi, cristiana, liberale, riformista garantista, europeista e atlantista. Dobbiamo crescere come in Emilia Romagna e ovunque si sia andato a votare. Dobbiamo farlo adesso, nelle Marche, in Veneto, Val d'Aosta, Toscana, Puglia e Campania". Sulla via delle grandi riforme, a cominciare dal premierato, la legge elettorale per Fi dev'essere "proporzionale con premio di maggioranza alla coalizione vincente , sul modello dell'elezione nei Comuni, ne discuteremo serenamente con gli alleati e con tutte le forze politiche", dice Alessandro Battilocchio, responsabile elettorale del movimento azzurro. E il presidente della commissione Affari Costituzionali della Camera, Nazario Pagano, mette in fila le riforme dei prossimi mesi, cavalli di battaglia di Fi, oltre al premierato, la separazione delle carriere e lo Ius scholae, con la cittadinanza per i figli di immigrati dopo 10 anni di ciclo scolastico con merito, malgrado le resistenze di FdI e Lega.

Tajani e i suoi dirigenti vanno avanti spediti su due piani paralleli, le battaglie politiche appunto e la modernizzazione interna del partito, con "una grande operazione di allargamento che porta già i suoi frutti", assicura il portavoce azzurro Raffaele Nevi. Tajani "ha tracciato la rotta per affrontare con determinazione le prossime sfide e consolidare la crescita del partito azzurro. La squadra è unita e pronta a lasciare ancora una volta il segno", scrive su X la ministra per le Riforme, Elisabetta Casellati.

Grandi applausi al leader, quando annuncia nuove adesioni, altri consiglieri regionali dalle Marche e dalla Lombardia, il sindaco di Ragusa e il sindaco di Grosseto, Vivarelli Colonna, che interviene al Consiglio esprimendo grande entusiasmo per il nuovo corso azzurro. "Aprire e rafforzarci", è il motto espresso dal capogruppo al Senato, Maurizio Gasparri, che ricorda: "Abbiamo in questi anni tenuto Congressi provinciali e comunali. Terremo, nei prossimi mesi, Congressi regionali, una vera novità per Fi". All'unanimità vengono approvate le modifiche allo statuto con l'obbligo di tesseramento per 2 anni e diritto di voto al Congresso nazionale. Così è unanime il sì al documento proposto da Tajani, in cui è centrale il manifesto della libertà. "Il centro-destra - dice- per Fi è una scelta irreversibile, anzi elemento costituente della nostra identità.

Ma è un incontro fra partiti e culture politiche diverse. La nostra collocazione è saldamente al centro liberale moderato. Siamo l'unica forza politica che può rappresentare con idee innovative e numeri credibili l'Italia produttiva".

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica