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Il ritorno di Berlusconi fa paura alla sinistra: centrodestra al 28,9%

Fi, Lega e Fdi insieme superano Pd e grillini. E L'Espresso già si mobilita: "Rieccolo"

Il ritorno di Berlusconi fa paura alla sinistra: centrodestra al 28,9%

«The end». «Risilvio». «Fare a meno di Berlusconi». «Psycho Silvio». «Silvio Circus». «Scaduto». «I dolori del vecchio Silvio». «Finale di partita». «Rieccolo». Fino a un pizzico di autoironia con la lettera al «Carissimo nemico» in occasione dell'ottantesimo compleanno.

È una storia infinita quella delle copertine de l'Espresso dedicate a Silvio Berlusconi, una sequenza di oltre 100 prime pagine (100, esatto) che hanno ritratto il Cavaliere come il male assoluto, attribuendogli ogni sorta di qualità negativa e alimentando il motore dell'antiberlusconismo militante.

L'ultima testimonianza di questa «magnifica ossessione» iniziata nel novembre 1988 arriva con l'ultimo numero del settimanale di Carlo De Benedetti. L'Espresso annusa l'aria e fa suonare l'allarme: «Rieccolo, perché Berlusconi può vincere ancora». E poi all'interno: «Caimano is back». La copertina raffigura un centrodestra in processione con un'urna elettorale da cui spunta a sorpresa Berlusconi, circondato da Matteo Salvini, Giovanni Toti, Antonio Tajani e Giorgia Meloni, che dopo una storia di cadute e risurrezioni, prepara il suo ennesimo ritorno.

Il settimanale descrive un Berlusconi visto nel palazzo come «l'uomo della stabilità. L'unico che può mettere insieme il variopinto mondo del centrodestra, diviso tra liberali, post-fascisti, post-secessionisti, sovranisti democristiani, come fece al momento dell'ingresso in politica nel 1993 quando usò la legge elettorale appena votata dal Parlamento per federare la Lega Nord e il Msi». Insomma «il Rieccolo di Arcore si prepara a una nuova stagione da protagonista», o da federatore del centrodestra oppure da cardine delle alleanze in caso di pareggio perché per «provare a vincere c'è bisogno di un centrodestra forte che argini il voto per M5s in quella parte di elettorato che il Pd non raggiunge: il ceto medio, il Meridione, un pezzo del Nord. Ecco perché Berlusconi si sente alla vigilia dell'ennesima resurrezione».

L'analisi, in un altro articolo del settimanale si allarga anche alle Amministrative e si saluta la candidatura di Marco Bucci, il top manager sostenuto da Lega, Fi, Fdi, Fitto e Lupi, come «la prima vera chance che ha il centrodestra di prendersi la città». Una occasione che potrebbe cogliere approfittando dello sconcerto della base Cinque stelle dopo il siluramento della candidata Marika Cassimatis. Una roccaforte dal valore simbolico che, qualora venisse conquistata, potrebbe davvero rappresentare un viatico importante verso elezioni nelle quali Berlusconi potrà contare anche sul sostegno del Nuovo Psi, come confermato ieri da Alessandro Battilocchio.

Segnali e indicazioni positive, d'altra parte, arrivano da tempo anche dai sondaggi. Secondo una nuova rilevazione di Scenari Politici per l'Huffington Post il Pd si attesta oggi al 26,8%, M5s è al 27,3%. Forza Italia passa dal 13,2% al 12,4%, mentre la Lega Nord passa dall'11,2% all'11,3%. Cresce di poco anche Fdi: dal 5% al 5,2%. Il totale li porta al 28,9, ovvero sopra Pd e grillini.

Tutto sta ora a trovare le condizioni giuste per l'unità.

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