Col passare delle ore rischia di essere molto più che una fibrillazione politica estiva. L'inchiesta che ha travolto Pesaro e il suo ex sindaco Matteo Ricci, oggi europarlamentare del Pd ma candidato in pectore alle prossime regionali nelle Marche, coinvolge in tutto 24 persone e divide il campo largo, tra il pieno sostegno dei dem e la presa di distanza dell'alleato M5s. I Cinque stelle vogliono prima verificare i dettagli delle contestazioni, "comprendere se c'è compatibilità rispetto al nostro sistema valoriale in vista di una serena prosecuzione della campagna elettorale". Non sembra un caso che dopo l'avviso di garanzia alcuni appuntamenti elettorali siano stati rinviati o annullati, come quello di oggi a Fano con Marta Ruggeri, capogruppo del M5s in Regione Marche. Ma Ricci non è intenzionato a farsi da parte, almeno per ora, anzi: "Se pensano che potranno utilizzare questa vicenda per avere un vantaggio elettorale non hanno capito che succederà l'esatto contrario: - dice Ricci nel corso di un evento a Fermo in riferimento alle critiche da destra - noi vinceremo e loro avranno da questa vicenda un boomerang che se lo ricorderanno per tutta la vita. Sono fiducioso: ho sempre fatto l'amministratore nella piena trasparenza nelle regole dicendo a tutti i collaboratori di rigare dritto e lavorare bene".
La Procura però ipotizza la corruzione (per 16 persone), oltre ai reati di falso, induzione indebita a dare o promettere utilità, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, dietro ad alcuni affidamenti diretti del Comune a due associazioni no profit, tra il 2014 e il 2019, quando Ricci era primo cittadino. Per i pm le due organizzazioni, la "Opera Maestra" e la "Stella Polare", beneficiarie di affidamenti di eventi e lavori di manutenzione senza gara perché sotto soglia, sarebbero state create ad hoc per aggiudicarsi i contributi. Indagati con l'ex sindaco ci sono, tra gli altri, il capo di gabinetto di allora, Franco Arceci, il presidente delle due associazioni Stefano Esposto, e Massimiliano Santini, che dal 2020 era anche assunto nello staff di Ricci come addetto ai social e agli eventi. Santini per l'accusa si sarebbe sostituito, "nella consapevolezza del sindaco di Pesaro", ai funzionari pubblici "nella gestione delle determinazioni di spesa" relative alla realizzazione di opere ed eventi del comune. In cambio avrebbe ricevuto denaro e utilità per 106mila euro, attraverso bonifici, soggiorni in hotel, un telefono, dei mobili, il noleggio degli sci. Esposito a sua volta avrebbe bonificato parte dei fondi dai conti delle no profit ai suoi personali.
A Ricci gli inquirenti contestano la corruzione e di avere avuto una sorta di "accordo" con Santini ed Esposto, e di aver consentito loro di guadagnare. In cambio di cosa? Su Ricci non ci sono mazzette, né denaro, né altre utilità materiali, ed è anche il motivo per cui le accuse sono considerate politicamente più "leggere" e per cui confida di chiarire tutto al più presto. Secondo i magistrati però avrebbe compiuto "direttamente" o avrebbe "fatto compiere atti contrari ai doveri d'ufficio ai funzionari comunali abusando della propria influenza", in cambio di una sorta di ritorno di immagine. Come? Con la realizzazione "con modalità illegittima di opere ed eventi pubblici di grande richiamo, in grado di conferire un'immagine di efficienza ed efficacia della sua azione amministrativa e politica", con benefici in termini di "popolarità e consenso". Il tutto nella "piena consapevolezza che le due associazioni erano state ideate e fondate come mero veicolo" per ottenere gli affidamenti. Gli contestano anche di aver conferito a Santini "formale legittimazione a farsi portatore delle sue volontà" presso gli altri dipendenti. Ricci ha incassato il pieno appoggio del Pd, al suo fianco dovrebbe esserci l'intero centrosinistra.
Ma se Avs appoggia Ricci, si registra invece la freddezza dei Cinque stelle, che vogliono prima verificare i dettagli delle contestazioni, "comprendere se c'è compatibilità rispetto al nostro sistema valoriale in vista di una serena prosecuzione della campagna elettorale".