Cronaca internazionale

La rivincita di Greta sull'ex campione Tate. Arrestato in Romania

Il kickboxer provoca l'attivista su Twitter e dà le prove per l'accusa di traffico di esseri umani

La rivincita di Greta sull'ex campione Tate.  Arrestato in Romania

Gretina batte cretino. Ed è giusto così. Se uno è talmente stolto da vantarsi delle emissioni che produce immettendo benzina nelle sue automobili iperboliche, fumando, facendosi consegnare pizze a domicilio in contenitori «scorretti» e non riciclati da automezzi ancora più «scorretti» e, soprattutto, parlando, si merita che la ventenne pasionaria della salvaguardia dell'ambiente più famosa al mondo lo insulti su Twitter e riceva la «ola» dall'intero universo. E soprattutto si merita che la suddetta pasionaria, sul suddetto Twitter, lanci il sospetto che il suddetto stolto abbia anche «il pisello piccolo». Che, com'è noto, è il difetto di dotazione che incarognisce maggiormente un uomo. Se in più si aggiunge che per ingaggiare una provocazione via social con l'ambientalista, lo «smargiasso» si è autoconsegnato a un arresto in Romania per traffico di esseri umani... beh, allora la dotazione scarsa, deve riguardare almeno un altro organo.

La pasionaria è Greta Thunberg, il «pisello piccolo» è l'ex kickboxer americano-britannico Andrew Tate. Ma riavvolgiamo il nastro.

L'ex campione sportivo, provoca Greta sui social, all'orgoglioso e insensato grido «ti faccio vedere quanto inquino». E scrive pubblicando una sua foto mentre fa benzina alla sua Bugatti: «Ciao Greta Thunberg. Ho 33 macchine. La mia Bugatti ha un quad turbo w16 8.0L. Le mie due Ferrari 812 Competizione hanno v12 6.5L. Questo è solo l'inizio. Mandami il tuo indirizzo e-mail in modo che io possa inviare un elenco completo della mia collezione di auto e le rispettive enormi emissioni». «Sì, per favore illuminami», risponde l'attivista per il clima. «Mandami un'e-mail a smalldickenergy@getalife.com (letteralmente, energiadelpenepiccolo@fattiunavita.com)». La risposta, ovviamente, ha fatto esplodere il social, con decine di milioni di visualizzazioni, centinaia di migliaia di retweet e oltre un milione di like.

Ma non finisce assolutamente qui. L'uomo ha a sua volta risposto alla Thunberg con un video in cui lo si vede fumare il sigaro e mangiare una pizza consegnata a domicilio da una nota catena bulgara, con la scatola e il logo della pizzeria bene in vista. Secondo le ricostruzioni di alcuni media, le autorità romene aspettavano la prova che Tate si trovasse nel Paese per intervenire: dopo la diffusione del video, sono scattati il blitz delle forze dell'ordine nella sua villa e l'arresto insieme al fratello Tristan. Adesso, giudicate se, oltre al resto (si è macchiato di una delle accuse più infamanti al mondo), non è cretino. E menomale che lo è. Per una estemporanea, gratuita provocazione al movimento pro ambiente, si è fatto insultare, rivalutare dai suoi fan, arrestare.

Senza contare che ha compiuto il miracolo di farci stare dalla parte di Greta, incondizionatamente. Ormai siamo con lei qualunque giudizio esprima. Quindi, a questo punto, siamo costretti a darle ragione anche sulle illazioni circa le sue misure. E bravo Andrew Tate. Anni di arrampicate sulle colonne dei giornali, sugli eccessi delle prese di posizione, sulle esasperazioni dei concetti e sulla loro politicizzazione, sulla strumentalizzazione di un'adolescente promettente ma in in sospetto di essere teleguidata, ed ecco che arriva lui. Da tutt'altro mondo, da tutt'altra battaglia. Con alle spalle reati ben più gravi della raccolta differenziata fatta male, o del frigorifero tenuto aperto in maniera dissennata, o dell'acqua della doccia sperperata. Arriva Tate con quei macchinoni grossi e quel coso presumibilmente piccolo e manda all'aria anni di certosina contestazione alla contestazione.

Ha ragione la «gretina» che ironizza: «Questo ti succede se non ricicli».

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