
Accoltellato per 20 euro e uno smartphone. È in gravissime condizioni Arturo Luca Battisti, 46 anni, milanese da tempo residente nella capitale.
L'uomo, colpito con ferocia inaudita all'addome con tre fendenti da altrettanti aggressori, è stato ricoverato al policlinico Umberto I dove è stato sottoposto a intervento chirurgico ed è in prognosi riservata. Arrestati i tre criminali, tutti originari del Marocco, di 19, 31 e 40 anni. È accaduto ancora una volta alla stazione Termini, lo scalo ferroviario più pericoloso della capitale, nonostante il piano anticrimine messo in atto all'indomani del ferimento di Abigail Dresner, la turista israeliana di 25 anni aggredita la sera di san Silvestro da un senza fissa dimora polacco. Battisti, pregiudicato per droga, era sceso da poco da un treno proveniente da Milano dov'era andato a trovare la sua famiglia.
Sono le 23.30 di domenica 5 febbraio. Pochi passanti per strada, sia per l'ora tarda che per il freddo pungente. L'uomo esce dal terminal lato via Giolitti, in direzione di Porta San Lorenzo. Deve recuperare la sua auto parcheggiata in un'area sosta lì vicino. Supera gli ambulatori del San Raffaele e passa davanti ai «Ballatoi», i vecchi caseggiati umbertini con le balconate che si affacciano sulla strada affittati a studenti ed extracomunitari. Una casbah. Dal buio spuntano tre persone. Cappucci calati in testa, in pochi secondi accerchiano il 46enne. Con il primo colpo lo atterrano, mentre uno gli fruga in tasca per cercare il portafogli e il telefono cellulare, gli altri due lo colpiscono ancora. I tre agiscono per uccidere. Mentre un'ambulanza lo trasporta in ospedale, arrivano agenti e volanti del commissariato Viminale. Ascoltati i testimoni, viste le immagini delle telecamere di sorveglianza, in poche ore i tre vengono identificati, rintracciati e sottoposti a fermo. Nonostante l'arresto della banda, la notizia della grave aggressione resta «congelata» per ben tre giorni dopo i fatti. I cittadini marocchini, tutti balordi con vari precedenti alle spalle, sono accusati di rapina aggravata e tentato omicidio. Viste le condizioni critiche della vittima, reato che potrebbe diventare omicidio volontario aggravato in concorso.
Eppure l'annuncio della task forze di polizia, carabinieri e guardia di finanza con un piano per presidiare giorno e notte il terminal più importante della capitale aveva fatto sperare migliaia di viaggiatori che qualcosa stesse cambiando. Meno di un mese e mezzo fa la brutale aggressione, ancora avvolta nel mistero, della giovane Abigail.
La studentessa era in coda alla biglietteria automatica quando un ragazzo incappucciato, Aleksander Mateusz Chomiak di 24 anni poi arrestato a Milano, le sferra da dietro le spalle tre coltellate al torace e all'addome. Anche lui colpisce per uccidere si vedrà dalle immagini delle telecamere, probabilmente per le scritte ebraiche sullo zaino.
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