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Virginia Raggi inventa i "cacciatori di buche"

Aveva promesso il rifacimento di 800km di asfalto e invece la viabilità della Capitale è un colabrodo e per controllare la città assume altro personale

Virginia Raggi inventa i "cacciatori di buche"

Aveva promesso il rifacimento di 800km di strade del Comune di Roma entro fine mandato, e invece a pochi mesi dalle elezioni Virginia Raggi è costretta ad inventarsi i "cacciatori di buche".

Sebbene il battage sui social caratterizzato dall'hashtag #stradenuove sia da sempre considerato un vanto dell'amministrazione grillina, le immagini della voragine (l'ultima in ordine di tempo) che ha inghiottito due auto nel quartiere di Tor Pignattara hanno fatto il giro del mondo. Con buona pace della sindaca e dei suoi primi supporter, come il consigliere capitolino M5S Paolo Ferrara (lo stesso che condivideva i tombini ripuliti con Photoshop), che esattamente un anno fa scriveva: "Ho preso carta e penna e fatto un calcolo, più di un milione di metri quadrati di strade asfaltate, l'equivalente di più di 150 campi di calcio. Virginia Raggi ha fatto più strade degli antichi romani".
Peccato che il milione di metri quadri si traduce in poco più di 100km (quasi un decimo del totale) e che i romani di chilometri di arterie ne costruirono 5500, in parte ancora percorribili dopo 2 millenni.

A sancire l'ennesimo tragicomico fallimento della sindaca di Roma, il Campidoglio ha avuto l'idea di investire altri 21 milioni in 3 anni per continuare a ripianare le buche ma pure per inserire vari servizi di controllo e supervisione affidati appunto ai "cacciatori di buche". Ma chi sono? Delle squadre formate da almeno 8 ingegneri/architetti reperibili h24, 73 laureati/diplomati tecnici per le attività di sorveglianza e 22 addetti alla centrale operativa, che a bordo di automezzi o a passeggio nei percorsi pedonali, dovranno controllare l'efficienza di sedi stradali e relative pertinenze, segnalando eventuali situazioni di pericolo in base a tre livelli di gravità e urgenza e richiedendo così il relativo intervento delle ditte di manutenzione.

Insomma, il Comune di Roma a sentire i grillini vanterebbe un manto stradale che da far invidia a un tavolo da biliardo eppure, nonostante i 25mila dipendenti e i 24mila delle municipalizzate, è costretto ad assumere altro personale per controllare sui disservizi, che sono talmente tanti da rischiare che il bando vada diserto visto che per un servizio di "pattugliatori" del genere, a fronte delle strade a groviera di Roma, servirebbero intere divisioni.

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