"No, non c'è nulla di irrimediabile in politica, c'è sempre un futuro. Non tutto è irrimediabilmente compromesso". Romano Prodi, in un colloquio con Repubblica, non si arrende alla morte politica del Partito Democratico, neanche dopo una sconfitta così cocente.
Prodi rivela che sta seguendo"con tanta attenzione e partecipazione questo momento così difficile" e ricorda di essere stato un buon profeta: "Alla vigilia ero il più pessimista, ne avevo parlato con tutti" ma "i dati hanno dimostrato che sono stato comunque infinitamente più ottimista del dovuto".
L'ex premier, a dir la verità, però, in campagna elettorale, pur tifando per un Gentiloni bis, si era ben guardato dal fare un endorsement in favore del Pd.
Anzi, aveva annunciato il suo voto per la lista ulivista creata dal suo ex collaboratore Giulio Santagata, affermando di sentirsi in dovere di "sostenere la coalizione di centrosinistra in particolare gli amici di Insieme perché portano avanti gli stessi valori che sono stati alla base dell'Ulivo e che io profondamente condivido: minore disuguaglianza e una forte presenza in Europa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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