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Romeo diserta il convegno dei "No Vax". Un nuovo caso agita le acque nel Carroccio

Il capogruppo al Senato ritira la partecipazione: "Troppo oltranzisti"

Romeo diserta il convegno dei "No Vax". Un nuovo caso agita le acque nel Carroccio

«Ero e resto convinto dell'importanza del dialogo e del confronto su questi temi. Ma alcuni interventi che ho sentito nella giornata di ieri, in particolare quelli in merito all'inutilità dei vaccini mi inducono a non partecipare in quanto distanti dalle mie posizioni»: il capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo è stato categorico nel declinare l'invito al convegno «Pandemia, trasparenza e democrazia», organizzato dal Coordinamento 15 ottobre. Il politico era stato invitato alla due giorni «No vax», conclusasi ieri, a cui hanno partecipato anche Pierluigi Paragone (Italexit), Lucio Malan (Fratelli d'Italia) e Alberto Zolezzi (M5s), oltre all'europarlamentare (ex Lega) Francesca Donato, nota per le sue posizioni no vax. La presenza di Romeo aveva scatenato non poche polemiche, soprattutto sui social. Tanto che il profilo ufficiale di Più Europa aveva chiesto al parlamentare di dare spiegazioni riguardo alla sua presenza.

«A che gioco state giocando, Matteo Salvini? Massimiliano Romeo, capogruppo Lega in Senato, parteciperà a un evento organizzato dai leader NoVax e NoPass. Ci auguriamo che la Lega prenda le distanze da Romeo e da chi, come i NoVax, rappresenta un pericolo per la nostra salute», avevano scritto. In realtà fonti vicine alla dirigenza del partito del Carroccio fanno sapere che «la Lega è sempre stata per i vaccini. Non siamo per l'obbligo vaccinale - spiegano -, ma per una campagna mirata a far capire alle persone che vaccinarsi è la scelta giusta per evitare gli effetti del Covid. Poi all'interno del partito ci sono anche singole posizioni di persone vicine al mondo No Vax, ma si tratta di scelte personali e non comuni al resto della comunità leghista». Insomma, Matteo Salvini ha sempre espresso chiaramente la sua idea di rispetto delle regole e tutela della salute dei cittadini, ma senza imposizioni. In particolar modo, le scelte di chi vorrebbe imporre il vaccino per i lavoratori, non sono mai state viste di buon occhio dall'ex ministro dell'Interno.

«In casa Lega - spiegano dalla dirigenza - riteniamo che il diritto al lavoro sia intoccabile, per cui lasciare a casa i lavoratori che non si vaccinano e magari non si sottopongono a tampone non riteniamo sia giusto. Pensiamo semmai che con una buona campagna di informazione vaccinale si possano convincere anche i più scettici. Bene ha fatto Romeo a rifiutare l'invito dei No Vax, perché è segno di una linea ben definita e chiara. Solo col vaccino si esce dalla pandemia che sta ingessando l'Italia anche dal punto di vista economico». E c'è chi sottolinea che «il 70 per cento dei ricoverati in terapia intensiva non è vaccinato. Questo dato - proseguono - fa capire come sia fondamentale seguire i dettami degli esperti. Il vaccino non salva dal Covid, ci si può ammalare comunque, ma evita conseguenze più gravi e in molti casi la morte.

Quindi no alle posizioni estremiste No Vax e sì a una scelta consapevole per la salute propria e degli altri».

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