
Dice di avere il "cuore spezzato" Pedro Sanchez per l'uragano corruzione che sta interessando il suo partito, ma intanto il Psoe continua a perdere pezzi. E che pezzi. A dimettersi questa volta è il suo braccio destro Francisco Salazar, colui che gli organizzò la scalata al Psoe contro Susana Diaz.
Lascia la poltrona nel nuovo esecutivo in seguito ad alcune accuse di molestie, accrescendo la crisi politica che sta investendo il governo spagnolo dopo l'arresto di Santos Cerdan, uno dei colonnelli di Sanchez per accuse di corruzione in appalti pubblici assieme al consulente dell'ex ministro Abalos, Koldo Izaguirre. Salazar è protagonista di varie accuse rese note dal sito Eldiario.es da parte di donne che lavoravano nel partito per "comportamento inappropriato" quando era il loro capo a Palazzo della Moncloa: ovvero molestie sessuali e abuso di potere. Attualmente è coordinatore istituzionale della presidenza del governo. Incaricato di creare una struttura di appoggio per il leader socialista in vista delle primarie, Salazar lascia in un momento delicatissimo per le sorti dei socialisti, sempre più invischiati in una possibile mozione di sfiducia contro Sanchez. Il partito socialista apre un'indagine nei suoi confronti, ma forse è troppo tardi per fermare l'emorragia di imbarazzi. Ma Sanchez, evidentemente non contento, inserisce nel comitato esecutivo del Psoe Antonio Hernando, mediatore di Koldo prima del suo arresto.
Il mondo socialista spagnolo non gradisce e inizia a chiedere di conto al leader, come fatto da Emiliano García-Page, presidente della giunta delle comunità di Castiglia-La Mancia, che mette il premier dinanzi a un bivio: sottoporsi a un voto di fiducia in aula o indire elezioni anticipate nella consapevolezza che o si ripristina la fiducia nel Congresso, "e non in cambio di ulteriori ricatti da parte dei separatisti", oppure si deve dare la parola al popolo. Dal centrodestra replica la voce popolare del Pp da ieri in congresso, che accusa il premier di essere il "principale responsabile" dell'accumulo di scandali che hanno colpito il Psoe.
Presente anche l'ex premier Aznar che scalda i delegati e avverte Sánchez: "Se ti associ ai prigionieri e fai accordi con i criminali, non sorprenderti se finirai in prigione: quello è il tuo ambiente" mentre il presidente del Congresso Xavier García Albiol non esclude un accordo con gli indipendentisti di Junts per far cadere Sanchez.
Inoltre sul caso Cerdan emergono nuovi dettagli che aggravano la posizione del socialista: secondo alcuni media spagnoli il governo di Maria Chivite, presidente del governo della Navarra, ha assegnato alla società di Cerdán il suo appalto più importante, il tunnel di Belate, quando questa era già nella "lista nera" del registro delle imprese.
Nelle stesse ore a Pamplona va in scena una manifestazione blasfema, con
attivisti anti-corrida che si esibiscono con una donna vestita da Vergine Maria alla vigilia della festa di San Firmino, molto sentita non solo dalla comunità locale. Vox, che cresce costantemente nei sondaggi, ringrazia.