Coronavirus

Saint Tropez, test ai ricchi mentre in Francia mancano

Bufera per i tamponi ai milionari

Saint Tropez, test ai ricchi mentre in Francia mancano

Scandalo al sole di Saint-Tropez dove una sessantina di milionari sono stati testati contro il coronavirus: in incognito e in barba agli anziani delle locali Ehpad e ai cittadini in lista d'attesa. Succede nella chicchissima cittadella Les Parcs, dove in «sale installate nell'ufficio del direttore del complesso» circa 60 persone hanno avuto accesso a un trattamento di favore. Privacy garantita e poche domande.

Il buen retiro ultra sicuro, protetto da sorveglianza e inaccessibile ai turisti, si è trasformato in una sorta di «Jurassic Park». Un testing dei milionari giustificato come esperimento, per giunta utile alla comunità. Per il sindaco Jean-Pierre Tuveri, è infatti solo «uno studio, in una residenza privata, non remunerato, che servirà a validare il test sierologico messo a punto da un laboratorio farmaceutico. Test che non possono essere messi sul mercato, né usati in case di riposo, ospedali o distribuiti ai cittadini di Saint-Tropez».

Un giallo, anche a causa di «autorizzazioni all'immissione in commercio» che secondo il primo cittadino «potrebbero essere ottenute sotto l'egida dell'Istituto Pasteur». «Ci cita e ci associa quando non ne eravamo affatto al corrente», ribatte piccato l'Istituto pubblico parigino, spiegando di non sostenere «lo svolgimento di test selvaggi»: «Lavoriamo col plasma di pazienti nel quadro degli studi clinici». Stando ai fatti, pochi residenti selezionati in base al portafoglio hanno beneficiato di uno «screening privato». Un trattamento di favore con vista mozzafiato sul Mediterraneo (Cap Saint-Pierre), tra piscine, tennis e una «farmacia» privata Covid-19.

La struttura ora è sotto inchiesta dell'Agenzia sanitaria regionale. Ma solo grazie al quotidiano Var Matin che ha cominciato a parlare della presenza di «un medico e un tecnico» che quatti quatti «stavano eseguendo test» sotto l'egida del presidente dell'associazione proprietari di Les Parcs. Cioè Jean-Louis Oger, il farmacista-imprenditore che vanta cliniche private e laboratori in mezza Francia. Ma chi vive nel complesso Les Parcs, dove la villa più economica costa circa 9 milioni? C'è il proprietario del Ritz Mohamed Al-Fayed, il magnate dell'acciaio Lakshmi Mittal (Arcelor-Mittal) e perfino Bernard Arnault, presidente e Ceo del gruppo LVMH. Il sindaco parla di «informazioni errate» diffuse dalla stampa. Il municipio di Saint-Tropez, sommerso di lettere di protesta, minimizza: erano test per scoprire se gli ospiti avevano contratto il virus in precedenza. Tutto mentre l'ospedale locale raccontava «l'incubo per ottenerli» in una Francia che conta 22.856 vittime. E col ministro della Sanità Olivier Véran che annuncia «l'impossibilità» di testare l'intera popolazione. L'obiettivo è 700mila test a settimana, ma dall'11 maggio.

A oggi ne sono stati effettuati 40mila al giorno.

Commenti