Milano pullula di migranti e anche Beppe Sala capisce che non si può andare avanti così. Il sindaco renziano, in una lettera indirizzata al direttore di Repubblica, critica l’Unione Europea che “dimostra tutta la fragilità della sua politica, che sta rapidamente diventando impotenza” e chiede un cambio di rotta al governo.
I risultati dell’ultimo vertice europeo sono stati molto deludenti per Matteo Renzi e il primo cittadino di Milano è preoccupato per l’imminente“rigetto di ogni forma di accoglienza” da parte di un sempre più crescente numeri di Paesi.“Come sindaco di Milano sono convinto che la nostra città viva nell'accoglienza uno dei tratti distintivi della sua identità. Come uomo di sinistra penso che ogni singolo migrante vada richiamato ai suoi doveri, ma nel frattempo gli tendo la mano”, scrive Sala che, poi, subito ammonisce il governo Renzi.
“L'Italia deve uscire dall'idea di essere una piattaforma di prima accoglienza. È certo che la questione non può riguardare solo i non molti Comuni che se ne occupano, - spiega Sala - ma che il governo, soprattutto un governo di sinistra, deve provvedere a una nuova e efficace politica di integrazione”. Una vera e propria ‘strigliata’ all’esecutivo che richiama ai valori di sinistra e cui chiede di “affrontare la questione, attraverso una programmazione che coinvolga da subito le amministrazioni regionali. Milano sta facendo tutto il possibile”. "Negli ultimi tre anni - ricorda Sala - abbiamo accolto oltre 100.000 profughi. Ma è necessario che il governo operi perché tutto questo non continui a pesare come un macigno sulle spalle della città”. Il sindaco di Milano sprona l’esecutivo a“dare vita ad un unico soggetto che si occupi di immigrazione e accoglienza mettendo insieme i diversi tasselli del mosaico: il sistema Sprar, il rapporto con i Comuni, la circolazione di buone pratiche, l'uso di caserme e così via”.
Sala sembra quasi voler dettare la sua linea al governo ci propone di stipulare un nuovo patto con i migranti. “Noi - scrive - faremo tutto quello che serve a darvi una mano, voi mostratevi disponibili da subito ad aiutarci dove serve, mettendovi a disposizione di programmi per conoscere le nostre leggi e la nostra lingua”. Il sindaco annuncia, inoltre, per fine settembre, l’avvio di una progetto sperimentale che prevede l’inserimento di un centinaio di richiedenti asilo nelle attività di cura del territorio.
Sala ribadisce la necessità di un cambio di passo nelle politiche di integrazione dei profughi “o finiranno per prevalere egoismi e paure, che porteranno altri milioni di voti ai populisti di ogni genere”. Dopo le bastonate al governo, arriva un assist a Renzi nella ‘battaglia’ ingaggiata con Angela Merkel e Francois Hollande. “L'Europa si sta rivelando su questo fronte più un ostacolo che un sostegno. Dobbiamo agire subito e bene, per fare quello che la nostra coscienza di governanti ci chiede di fare”, conclude Sala.
Un intervento che è stato ben accolto anche sal governato leghista della Lombardia, Roberto Maroni che spiega: "Qui si tratta di governare un fenomeno estremamente complesso, per il quale non ci deve essere 'sinistra' e 'destra'. Non è che la sinistra fa accoglienza e la destra no. Noi poniamo la questione e individuiamo le soluzioni, come abbiamo fatto durante il vertice di lunedì scorso a Genova, dove i tre Governatori delle Regioni maggiormente interessate dall'impatto del fenomeno, hanno avanzato proposte concrete", a cui "non sono ancora arrivati riscontri da parte del Governo". "Nessuno ci ha chiamato, siamo stati completamente ignorati", ha sottolineato Maroni.
Secondo l'assessore al Welfare al Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino, nella lettera del sindaco Sala "c'è chiarezza e visione. Speriamo che - scrive sul suo profilo Facebook - la leggano pure Alfano e Renzi...".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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