«Gli immigrati hanno molestato una bambina, correte». La voce ci mette un attimo a diventare la sirena antiaerea che chiama a raccolta i residenti di Matierno, una località collinare di Salerno dove da qualche tempo la convivenza tra extracomunitari e cittadini è diventata assai difficile. E dove ieri è divampato l'incendio dell'insofferenza e della violenza.Del primo attacco agli «stranieri» s'è incaricato un gruppo di giovanissimi che ha raccolto pietre e pezzi di bottiglie in strada e ha bersagliato i vetri di un centro Spar dov'è alloggiata una quindicina di richiedenti asilo. Uno di loro, un pakistano - dicono i ragazzi ha guardato con insistenza una loro coetanea. Forse, l'ha seguita. Forse, c'è stato pure un contatto. La rappresaglia è stata naturale, immediata.Altro che Colonia. In pochi attimi, la squadretta si è trovata ad assediare la struttura gestita dall'Arci per vendicare la 14enne. Le urla hanno attirato altri minori e pure alcuni adulti che si sono uniti alla sassaiola. La controffensiva si è trasformata a quel punto in un assedio in piena regola. Il raid è terminato solo con l'arrivo dei carabinieri. I militari hanno impiegato un bel po' a riportare la calma. Hanno raccolto le notizie della presunta molestia e poi hanno fatto visita ai gestori della struttura di accoglienza per scoprire fondamento e dinamica dei fatti. La Procura della Repubblica ha già aperto un fascicolo mentre dalla Prefettura hanno annunciato l'avvio di una istruttoria.Gli adulti sono stati identificati e interrogati sul posto, mentre l'adunata si disperdeva lentamente. Pare addirittura che, nella fase più concitata, qualcuno abbia estratto una pistola e fatto fuoco contro il portone d'ingresso dello stabile, ma solo il prosieguo delle indagini potrà chiarire la circostanza.Gli investigatori sanno che la situazione è difficile, e non solo a Matierno. Il porto di Salerno è uno degli approdi più frequenti per i soccorsi in mare nel mar Tirreno, molto più di Napoli. Nel 2015, ci sono stati dodici sbarchi per un totale di 1994 migranti. Moltissimi sono ospitati tra il capoluogo e la provincia, in attesa che le commissioni provinciali decidano sul loro futuro.Nello stesso giorno, a Eboli, a qualche decina di chilometri, otto nigeriani, anch'essi richiedenti asilo, hanno spedito all'ospedale un capotreno di Trenitalia che gli aveva chiesto il biglietto. L'aggressione si è verificata sul «Regionale 7901» che collega i Comuni di Mercato San Severino e di Buccino. Il malcapitato è stato accerchiato e picchiato dal gruppetto appena preso posto sul convoglio, ancora fermo in attesa del fischio. Schiaffi, pugni e spintoni sono stati addirittura filmati da uno dei complici che li ha immortalati sul proprio cellulare. Per sottrarsi al pestaggio, il controllore è fuggito in direzione del piazzale della stazione ma è stato raggiunto da quattro uomini, i più arrabbiati, che hanno proseguito a colpirlo, incuranti degli sguardi inorriditi dei passeggeri e dei colleghi della vittima. Per fortuna, due gazzelle dei carabinieri impegnate poco distante in un servizio di controllo del territorio sono prontamente intervenute e hanno bloccato il gruppo di balordi.
I giovani, tutti di età compresa tra i 25 e i 30 anni, sono stati fermati e portati in caserma dove sono stati ascoltati con l'aiuto di un interprete e del mediatore culturale della struttura di accoglienza di Sicignano degli Alburni dove risiedono. Tre sono stati arrestati mentre il video del pestaggio è stato recuperato ed è ora in possesso degli inquirenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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