Cronache

Salvato da Maradona con la partita nel fango, è in carcere per spaccio

Quella partita nel fango fece sognare i ragazzini di tutta Italia. Diego Armando Maradona, inzaccherato fino al collo, giocava sotto la pioggia nel campetto della periferia di Acerra (Napoli) come se fosse alla finale dei Mondiali

Salvato da Maradona con la partita nel fango, è in carcere per spaccio

Quella partita nel fango fece sognare i ragazzini di tutta Italia. Diego Armando Maradona, inzaccherato fino al collo, giocava sotto la pioggia nel campetto della periferia di Acerra (Napoli) come se fosse alla finale dei Mondiali. Con la stessa grinta. Era il 18 marzo 1985 e quella partita leggendaria servì per raccogliere i soldi necessari a far operare al palato un bimbo del quartiere. L'intervento, in Svizzera, era troppo costoso e la sua famiglia non poteva proprio permetterselo.

Ora nel campetto campeggia una statua dedicata al campione per ricordare sia quella giornata speciale sia la sua generosità. Purtroppo però, come forse in tutta la storia di Maradona, il lieto fine è stato solo apparente. Perchè Luca Quarto, il ragazzino che fu salvato grazie all'intervento chirurgico, è stato arrestato ieri a Bellaria Igea Marina (in provincia di Rimini) per spaccio di droga.

Il 38enne, venerdì sera, è stato sorpreso dai carabinieri mentre cedeva in strada una dose di cocaina ad un imprenditore della zona. In casa gli sono stati sequestrati 50 grammi di cocaina, un bilancino di precisione, il materiale per il confezionamento e cinquemila euro in contanti. In attesa del processo, fissato il prossimo 24 ottobre, il giudice ha disposto gli arresti domiciliari, revocandogli il reddito di cittadinanza che, ufficialmente, risultava l'unica entrata dell'uomo.

Nel 2002, quando era ancora un ragazzino, Luca Quarto incontrò Diego Armando Maradona nella trasmissione «C'è posta per te» di Maria De Filippi, immaginando per se stesso un futuro importante. Anche in quell'occasione aveva fatto commuovere sia il campione sia il pubblico, che era ben più esteso di quello che nell'85 applaudiva i calciatori attorno al campetto infangato.

E tutti si immaginavano un riscatto, un percorso di risalita dai bassi fondi della periferia.

Non droga e reddito di cittadinanza.

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