«Salviamo i muli di Santorini dai turisti»

Gli animalisti: stop ai visitatori sul dorso delle bestie, causano sofferenza

Basta agli asinelli-taxi di Santorini. Le limitazioni degli ultimi anni all'utilizzo dei volenterosi equini per il trasporto dei turisti che affollano il gioiello delle Cicladi, in Grecia, non bastano più. E gli animalisti che da anni si battono contro una tradizione che considerano barbara hanno deciso di puntare sul ricatto morale nei confronti dei visitatori pigri. Con l'aiuto dell'associazione delle compagnie navali, che ha sposato la loro causa, nel corso della prossima estate tenteranno di sensibilizzare i visitatori al grido di «Mettetevi nei loro panni. Anzi, nei loro zoccoli».

La campagna, annunciata dal sindaco dell'isola Kikos Zorzos, si profila piuttosto aggressiva, anche perché dovrà scontrarsi con l'ostilità dei proprietari degli asinelli, che nel trasporto «animale» dei turisti hanno un business decisamente fruttuoso, anche se forzatamente stagionale. Quella di utilizzare asini e muli per il trasporto umano è tradizione radicata nell'isola delle Cicladi. Il percorso che conduce dal porto in cui a tutte le ore sbarcano traghetti e navi da crociera cariche di visitatori alla principale località dell'isola, Thera, dove si trova la gran parte degli alberghi e dei ristoranti, è infatti molti accidentato e con una pendenza notevole. Pochi turisti hanno voglia di farlo a piedi, per di più con il trolley al guinzaglio. Non esistono mezzi meccanici per spostarsi, tranne la funivia aperta alla fine degli anni Settanta che però è del tutto inadeguata a trasportare i circa 17mila turisti che nella stagione estiva sbarcano ogni giorno sull'isola. La tradizione degli asini-taxi si è così ulteriormente sviluppata negli ultimi anni, quelli del boom turistico, e ce ne sono ormai circa 4mila, per lo più importanti dalla Francia. E sono aumentati anche i problemi per gli asinelli, che sempre più spesso soffrono di lesioni alla schiena e di dolori dovuti alla sella. Non solo: sono stati denunciati molti casi di maltrattamenti da parte dei padroni. Per questo lo scorso anno una petizione ha raccolto 180mila firme contro questa barbarie.

Per questo una legge ha regolamentato l'utilizzo degli asini in termini di orario e di peso trasportato. Ma non basta: per gli asinelli di Tenerife è in arrivo il meritato pensionamento: a «quota 100», quella del peso massimo trasportabile al momento.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica