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Salvini contro il governo: "No a indulti mascherati, l'ho detto anche al Colle"

Il leader della Lega, Matteo Salvini, attacca il premier Conte. Di svuota carceri non vuol sentir parlare. E ribadisce: "Il 2020 sia anno di pace fiscale per tutti"

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L’Italia, come tutte le sere di questi tempi, si ritrova davanti la tv a contare i morti. È quasi ora di cena, almeno per chi si siede a tavola ancora presto, quando Matteo Salvini comincia a parlare. Il leader della Lega, nel corso di una diretta Facebook, è un fiume in piena. Dello svuotacarceri non vuol sentir storie e manda un messaggio diretto al premier, Giuseppe Conte: "Se mi chiama gli porto le nostre proposte anche questa notte".

Salvini rimarca che il decreto "Cura Italia" può e deve essere migliorato. "Se Salvini raccoglie le voci che arrivano dal Paese, lo dico soprattutto al Pd, non significa che vogliamo perdere tempo. Vogliamo aiutare sul serio l’Italia e gli italiani". Quindi, il segretario del Carroccio spiega: "Abbiamo chiesto di togliere i due articoli che riguardano lo svuota carceri. L’ho detto anche al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: cosa c’entra con il decreto Cura Italia l’idea di far uscire 6mila detenuti prima del tempo?"

Salvini ribadisce: "Noi vogliamo approvare in fretta il decreto, ma togliete questo indulto mascherato". Oggi è stato rimandato a casa un 58enne che era accusato di associazione mafiosa perché rischiava di ammalarsi. "Che facciamo, chiudiamo tutto e apriamo solo le porte delle carceri?". "Fra coloro che potranno uscire dal carcere anticipatamente i reati previsti sono spaccio, furto, rapina e truffa. È giusto che vada fino in fondo nel chiedere di togliere un indulto mascherato? Un conto è collaborare, un conto è far finta di nulla. Io non ci sto. Non ci sono i braccialetti elettronici per controllare queste persone, occupiamo le forze dell’ordine? Non ha senso, occupiamoci di economia e salute. Collaborativi sì, ma far finta di nulla no".

Poi passa all’Europa, alla Bce e al problema che stanno vivendo le Borse mondiali al tempo del coronavirus. "È bastata una dichiarazione della Bce per far crollare lo spread". Si riferisce alla presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, che solo poche ore prima aveva detto: "Useremo tutti gli strumenti a disposizione per stabilizzare il sistema". Salvini afferma che il valzer dello spread non dipendeva da quota 100, da Salvini, Borghi, Bagnai o dai sovranisti. "Ora abbiamo capito da cosa dipendeva lo spread".

Ma è il coronavirus il problema numero uno all’ordine del giorno. A tal proposito Salvini fa sapere: "La cosa opportuna è chiudere il più possibile. Per una o due settimane, o per quanto suggeriscono gli scienziati. Ma dando tutte le garanzie necessarie agli italiani per il loro sacrifico". "Però, quando si riaprirà, bisogna avere uno Stato che garantisce un anno bianco fiscale per tutto il 2020. E la chiusura di tutto il pregresso con Equitalia per tornare a camminare dopo aver sconfitto il virus", aggiunge.

"Sospendiamo per il 2020 ogni tipo di tributo e contributo: 2020 anno di pace fiscale per tutti i lavoratori". Poi il leader del Carroccio torna ad attaccare Conte. "Non può andare avanti e far finta di niente. Non può avere un via libera al decreto a scatola chiusa, quando mezza Italia chiede modifiche e chiede chiarezza. Non possono chiederci di imbavagliarci. Io sono rimasto a Roma anche oggi per essere chiamato, ascoltato". Infine, chiudendo la sua diretta Facebook, trova il tempo per una preghiera: "Invito stasera, per chi ci crede, a mettere un rosario e una candela sulla finestra.

È per tutta Italia".

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