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Salvini: "Draghi? Meglio premier". E apre al rimpasto

Per il leader della Lega Mario Draghi dovrebbe continuare a fare il premier. Berlusconi al Colle? "Ha fatto tre volte il presidente del Consiglio, è conosciuto a livello internazionale, nessuno da sinistra può mettere veti a priori"

Salvini: "Draghi? Meglio premier". E apre al rimpasto

Mario Draghi al Quirinale? Un'ipotesi che è stata proposta più volte in queste ultime settimane, ma che secondo Matteo Salvini non sarebbe la più auspicabile. Ospite stasera a Porta a Porta, il leader della Lega ha dichiarato di veder meglio l'ex numero uno della Bce come presidente del Consiglio.

"Draghi continui a svolgere un ruolo di garanzia"

"Penso che molti in Italia oltre me avrebbero piacere che Draghi continuasse a svolgere il ruolo di presidente del Consiglio, perché ci sono ancora tante cose da fare e di tutto c'è bisogno in questo momento tranne che di confusione", ha affermato il segretario del Carroccio. Considerate le condizioni attuali dell'Italia, sia dal punto di vista economico che da quello sanitario, Draghi dovrebbe continuare a svolgere il proprio compito come presidente del Consiglio: "Se togli il tassello più importante del governo non so come ne usciremmo".

"Stiamo pagando il gas il 500% più caro rispetto all'anno scorso, le bollette non sono di destra o di sinistra, riguardano tutti", ha spiegato Matteo Salvini, che ha aggiunto: "Oggi ho parlato con alcuni imprenditori che non hanno riaperto le loro fabbriche e stanno lasciando a casa, non per volontà ma perché non ce la fanno, centinaia di dipendenti. Proporrò a Draghi che il Governo intervenga entro gennaio con tutti i miliardi che servono, non meno di 30, per aiutare gli italiani a pagare le bollette".

L'ipotesi Berlusconi

Considerato che l'attuale capo dello Stato Sergio Mattarella ha più volte fatto sapere di non essere disponibile per un secondo mandato, si fa concreta l'ipotesi di nominare Silvio Berlusconi. "Ha fatto tre volte il presidente del Consiglio, è conosciuto a livello internazionale, nessuno da sinistra può mettere veti a priori", ha dichiarato Salvini. "Bisogna aspettare che lui dica cosa vuol fare, sciolga le riserve, ha tutto il titolo e il merito di proporsi e il centrodestra sarà unito e compatto", ha aggiunto. Il Cavaliere, ha ricordato Matteo Salvini, "ha creato il centrodestra e per riconoscenza e stima politica oltre che per affetto personale, ha tutto il titolo e il merito di proporsi".

L'ex ministro dell'Interno ha quindi rivelato di non star pensando troppo al toto-nomi per il Quirinale in queste settimane. La sua intenzione, al momento, è quella di incontrare riservatamente tante persone, così da avere un'idea ed offrire agli italiani una "scelta veloce e rapida, con un centrodestra compatto".

L'invito ad un tavolo fra leader

Salvini ha poi fatto sapere di aver chiamato tutti i segretari di partito, invitandoli a partecipare ad un tavolo, così da fare "una scelta rapida e di alto profilo, quello che non accetto sono i veti". "Sbaglia Letta, bisogna ragionarci", ha dichiarato il leader della Lega. "Il Pd in passato ha proposto Prodi, eletto Napolitano, lo stesso Mattarella, tutti con una chiara connotazione politica che hanno svolto egregiamente il loro ruolo. Penso che altrettanto egregiamente l'area moderata, liberale, sovranista e identitaria possa esprimere la sua scelta", ha concluso.

Dopo aver escluso il nome di Giuliano Amato, Salvini ha quindi affermato che sarà sua intenzione lavorare per un futuro mandato popolare: "Sarebbe più democratico che fossero i cittadini a eleggere il Presidente della Repubblica.

Riproporremo come Lega e Centrodestra il mandato popolare, ne parleremo nella prossima legislatura".

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