Coronavirus

Salvini: "Eliminare autocertificazione, basta burocrazia"

Sul tema dell’autocertificazione, il leader della Lega Matteo Salvini ha elogiato i governatori Zaia e Fedriga che hanno dato "respiro ai loro cittadini".

Salvini: "Eliminare autocertificazione, basta burocrazia"

Dal 4 maggio ci sarà un piccolo passo in avanti sulla strada, ancora molto lunga, di un ritorno alla normale quotidianità interrotta bruscamente dall’emergenza coronavirus a fine febbraio. Anche se molti non notano la differenza, visto che le limitazioni saranno ancora tante, sta per prendere avvio la "fase 2". Eppure, anche dalla prossima settimana, i cittadini che vorranno spostarsi dovranno essere muniti di autocertificazione.

Una imposizione che non piace a Matteo Salvini. "Ci sono imprese alla fame e questi partoriscono il sesto modulo per l'autocertificazione. In 50 giorni sono stati ritirati 11 milioni di autocertificazioni. Abbiamo disboscato l'Amazzonia, basta con la burocrazia", ha dichiarato ieri il leader della Lega in una diretta con Reteveneta diffusa anche su Facebook. "Hanno fatto bene Zaia e Fedriga, con buon senso, a dare respiro ai loro cittadini", ha aggiunto Salvini.

Come si sa, tra l’altro, il modello dell’autocertificazione, per un motivo o per un altro, è cambiato diverse volte nel corso degli ultimi due mesi. E questo ha provocato disorientamento tra i cittadini. Così come una certa confusione è stata determinata dai vari Dpcm e dalle ordinanze regionali emesse.

La contrarietà a nuove autocertificazioni per uscire da casa anche nella "fase 2" Salvini lo ha ribadito anche nel corso di una intervista rilasciata sempre ieri a Telelombardia. Il leader della Lega ha promesso che il partito da lui guidato chiederà al governo l'eliminazione di questo documento. "Gli italiani in questi 50 giorni – ha spiegato l’ex ministro - hanno dimostrato di meritare fiducia. Solo il 3% delle persone fermate ai controlli è stata sanzionata”. Per Salvini, infatti, è giunta l’ora di "eliminare la burocrazia e liberare le forze dell'ordine da questo impegno perché possano tornare al loro lavoro ordinario".

Forse un qualcosa su questo tema si sta muovendo. Sull’autocertificazione, il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, in un'intervista al Corriere della Sera. Ha sostenuto di non sapere se sia stato un errore l’introduzione di questo documento. "Io forse non l'avrei messa, ma capisco la logica. C'è sempre qualche furbo. Ma se guardiamo questi due mesi, il 95% degli italiani ha rispettato le regole. Non serve mettere un cartello sui ponti del Tevere: non buttatevi di sotto altrimenti morite. Lo sappiamo.

Almeno dal 18 maggio io abolirei l'autocertificazione".

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