Accetta la sfida Matteo Salvini, segretario della Lega. "Il congresso lo faremo e non ho alcun dubbio su come il 99% dei militanti che vedo nelle piazze si esprimerà". Risponde così Salvini, ostentando sicurezza, a chi gli chiedeva se convocherà il congresso dopo la scadenza del suo mandato, come caldeggiato anche da Umberto Bossi. "Prima penso alla Costituzione, prima il futuro del Paese, poi la Lega farà quello che deve fare: crescerà senza problemi", ha spiegato parlando coi giornalisti durante un volantinaggio per il No in un mercato milanese.
"Referendum, ogni voto conta"
Renzi "mi pare Fidel Castro, la libertà di stampa è morta", tuona Salvini. "Si parla solo di Renzi che è ovunque. È come nel regime cubano", prosegue il segretario del Carroccio. "Non si può parlare di sondaggi sennò mi arrestano - continua - noi non abbiamo i soldi per farli ma sbircio quelli degli altri: il no è in leggero vantaggio, quindi conta il singolo voto. Chi non va a votare il 4 perde il diritto al lamento poi non venga a bussare alla nostra porta".
Sul futuro del centrodestra
Quando gli chiedono come vede la vittoria di François Fillon alle primarie del centrodestra in Francia, Salvini risponde così: "Bene, perché il leader lo scelgono i francesi. Non c’è nessuno che si autoproclama leader". Ma sul futuro politico francese non ha dubbi: "Penso che, alla faccia di tutti, vincerà Marine Le Pen in Francia". Poi aggiunge: "È chiaro che una legge elettorale serve.
Quello che farà Berlusconi, ci penserò il 5. Quel che è certo è che io non mi siedo al tavolo con Renzi e con nessuno". Sul fronte di una nuova legge elettorale, prosegue, "Berlusconi decida per lui, non deve decidere per la Lega: vedremo dopo il 5".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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