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Salvini in piazza, c'è anche Le Pen

Sabato a Milano con i governatori. Il 3 dicembre a Firenze insieme agli alleati sovranisti

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Salvini torna in piazza con due manifestazioni nel giro di un mese. La prima sabato 4 novembre, a Milano, in difesa di Israele e dei «valori occidentali», nel nome di Oriana Fallaci. L'altra il 3 dicembre, a Firenze, insieme a Marine Le Pen e ai leader degli altri partiti (compresa Afd, Alternative für Deutschland) del gruppo «Identità e Democrazia» in cui siede la Lega nel Parlamento Europeo. Lì, nella città toscana scelta apposta come simbolo del rinascimento italiano ed europeo, il leader leghista lancerà la campagna elettorale per le Europee e un appello «ancora più forte» al centrodestra a scaricare i Socialisti con cui il Ppe governa a Bruxelles. Dalla Lega fanno sapere che l'evento di Firenze, dove sono attese 3mila persone da tutta Europa (l'organizzazione è in mano a Marco Zanni, eurodeputato leghista e capogruppo di Id) sarà il primo di una serie di eventi simili non solo in Italia ma anche in altri paesi Ue, e il messaggio che partirà da lì è che «il centrodestra unito rappresenta un'alternativa valida e forte alla maggioranza che da anni porta avanti politiche disastrose in Ue» e che l'obiettivo di ribaltare i numeri in Europa è raggiungibile.

Salvini ha voluto che l'Italia fosse la prima tappa del «tour» dei sovranisti europei, anche in chiave di competizione interna, a destra, con la Meloni, per riprendersi i voti confluiti in Fdi alle ultime politiche. La presenza di Marine Le Pen ma soprattutto dei tedeschi di Afd, che il leader azzurro Antonio Tajani considera «incompatibili» con le posizioni del Ppe, va sempre letta alla luce della competizione all'interno del centrodestra. Alle Europee si vota con il proporzionale, ogni partito va per sé, senza coalizioni, sarà un test decisivo per misurare i rapporti di forza nella maggioranza di governo per i mesi a venire. E Salvini punta a massimizzare i consensi di quell'area.

Il primo appuntamento però è questo sabato, a Milano, «In difesa dell'Occidente, dei Diritti, della Sicurezza, della Pace e delle Libertà». Sarà una manifestazione «senza bandiere, pacifica e aperta a tutti», scrive la Lega in una nota. Un invito a partecipare esteso anche ad altri partiti, in primis quelli alleati, Fdi e Fi, che però non sono intenzionati a mandare loro delegazioni nella piazza di Salvini («Libera scelta, che non condividiamo. Il 4 novembre festeggeremo le Forze Armate» dice Raffaele Nevi, portavoce di Forza Italia). «Un'occasione per ribadire l'importanza della lotta al terrorismo, all'antisemitismo, in difesa dei diritti delle donne e contro il fanatismo jihadista», dicono dalla Lega, precisando però che il carattere «a-partitico» della manifestazione è stato deciso fin dall'inizio, e non è una risposta al nipote ed erede di Oriana Fallaci (che sarò ricordata con una foto e un brano dai suoi libri), Edoardo Domenico Perazzi, che ha diffidato la Lega ad utilizzare il nome della giornalista e scrittrice. Oltre ovviamente all'intervento di Matteo Salvini sul palco parleranno i governatori della Lega ma anche i sindaci delle città più sotto pressione per migranti e presenza islamica: Monfalcone, Ventimiglia, Cinisello Balsamo, Sesto San Giovanni e altre. Si sta lavorando anche ad un intervento sulla difesa dei diritti delle donne.

Sempre sulla scia della grande Oriana.

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