"Salvini premier? Sono pronto. Ma non è 'o io o la morte'"

Il leader della Lega: "A me interessa che l'Italia cambi. Andrò al Colle con 10 punti del programma. Vediamo chi ci sta"

"Salvini premier? Sono pronto. Ma non è 'o io o la morte'"

"Io sono pronto" per fare il premier. Matteo Salvini a Telelombardia non disdegna l'ipotesi di guidare il prossimo governo ma precisa: "A me interessa che l'Italia cambi: sono pronto a metterci la faccia ma non è che è "O Salvini o la morte", Salvini è a disposizione, ma se c'è una squadra possiamo ragionare con la squadra".

Poi il leader del Carroccio ha mandato un segnale chiaro al Movimento 5 Stelle: "La Lega non ha chiesto niente nella partita sulle presidenze delle Camere. La coalizione che ha vinto è il centrodestra e si parte dal programma di centrodestra. L'accordo era che chi ha preso più voti nella coalizione esprimesse il presidente del Consiglio: quindi, sono pronto. Ma non voglio fare il presidente del Consiglio a tutti i costi".

Quanto al programma di governo ha puntualizzato: "Ho in mente un calendario: superamento legge Fornero spesometro, riforma della giustizia e controllo immmigrazione. Sulla base di questo progetto vediamo chi ci sta". Poi ha espresso parole positivi nei confronti di Luigi Di Maio: "Apprezzo chi dice una cosa e poi la fa. Io le persone le giudico dai fatti. Questo vale anche per Berlusconi, con cui abbiamo chiuso con un centrodestra compatto".

Una riforma costituzionale? "Assolutamente sì, se avremo 5 anni davanti il Paese andrà accompagnato nel futuro. Ci ha provato Renzi a colpi di maggioranza, con scelte che non ho condiviso, ma serve maggiore attenzione ai territori e avere parlamentari eletti che non cambino 25 partiti. A me piacerebbe un'Italia come Paese federale e presidenziale. Questo me lo chiedono non solo al Nord, ma anche al Sud. E i senatori a vita sono una figura antistorica". Quanto all'Unione europea Salvini ha detto che "ha dimostrato il suo nulla".

Sul reddito di cittadinanza poi ha affermato: "L'importante è che non ci sia una legge che ti paga se stai a casa. Quando la capiremo ne parleremo". E su Berlusconi: "Era e rimane il leader di Forza Italia. Non vedo altre persone in arrivo. Abbiamo preso un impegno per le presidenze di Camera e Senato, abbiamo dimostrato coerenza, generosità e compattezza. Lo stesso impegno lo metteremo nella squadra di governo".

A chi gli chiedeva di commentare le dichiarazioni di Silvio Berlusconi che ha parlato di "ircocervo" riferito a un'alleanza governativa Lega-M5s, ha scherzato: "Già la figura dell'ircocervo è preoccupante. Io pensavo al "sarchiapone" di Walter Chiari".

Nel tardo pomeriggio Salvini è tornato sul reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia del M5s durante la campagna elettorale e ha chiarito che se "fosse uno strumento per reintrodurre nel mondo del lavoro chi oggi ne è uscito" lo troverebbe d'accordo. "Per serietà abbiamo parlato di fare partire prima i lavori delle Camere.

Sulle idee che abbiamo su temi come lavoro, giustizia, scuola dobbiamo confrontarci. Se il reddito di cittadinanza fosse pagare la gente per stare a casa no, ma se fosse uno strumento per reintrodurre nel mondo del lavoro chi oggi ne è uscito allora si".

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