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"Non insegua la Meloni...". Il diktat del Pd a Salvini

L'ex capogruppo al Senato del Pd, Andrea Marcucci, a IlGiornale.it spiega la strategia per le amministrative. E lancia un'idea per Bologna

"Non insegua la Meloni...". Il diktat del Pd a Salvini

Un attacco all’avversario Salvini: “Segua i suoi ministri, non la Meloni”. Ma anche un giudizio severo sui possibili alleati grillini: il video di Beppe Grillo, a difesa del figlio, ha lasciato il segno. Mentre resta sospesa, in attesa delle elezioni amministrative, il giudizio sul segretario del Pd, Enrico Letta. Andrea Marcucci, ex capogruppo al Senato dei dem, parla a tutto campo, auspicando un intervento sul coprifuoco a maggio. E assumendo anche posizioni diverse dal suo partito: “A Bologna guardo con simpatia la candidatura di Isabella Conti”, che da “candidata civica” ha il sostegno di Matteo Renzi.

Nella maggioranza non mancano le tensioni. Se sul coprifuoco si rischia l'incidente, esiste il pericolo implosione quando si affronterà il tema della Giustizia?
“Ho molta fiducia dell’esperienza e della cultura giuridica della ministra Cartabia. Per il Partito democratico la questione giustizia è dirimente esattamente com’è dirimente superare il concetto ‘Fine processo mai’”.

Certo, ma sulla prescrizione non sarà facile mettere d'accordo le varie anime della maggioranza...
“Esistono diverse proposte di equilibrio, ed in modo particolare una del Pd. Ovvero stabilire la prescrizione del processo in appello, se quella fase del giudizio supera un limite irragionevole di durata”.

E anche con la Lega, per il Pd, non sarà facile andare avanti senza incidenti.
“Salvini dovrebbe solo rendersi conto che ora è al governo e non può più rincorrere ovunque Giorgia Meloni. Gli consiglio di seguire di più i suoi ministri e di leggere meno i sondaggi che danno in crescita Fdi”.

Intanto prosegue il dibattito sulle riaperture. Serve un'accelerazione per ridare ossigeno all'economia?
“Certo, la posizione del governo per me è positiva. Le progressive riaperture devono essere giustificate con i dati. Dobbiamo evitare gli stop and go, che sarebbero davvero letali per le nostre attività economiche. Per intenderci quello che è successo in Sardegna. Mi auguro che il coprifuoco possa essere mitigato e poi rimosso a partire da metà maggio”.

Parliamo del suo partito. Quale giudizio ha dell'operato del segretario Letta, a quasi due mesi dall'insediamento?
“È ancora presto per dirlo, aspetterei almeno le amministrative. Quanto alle iniziative di questo mese, prevalentemente le ho condivise”.

Cosa bisogna fare alle Amministrative? A Roma il Pd rischia di finire tra Calenda e Movimento 5 Stelle...
“Ogni territorio decida in autonomia, intanto. Per Roma ho un sogno per ora impossibile: che Calenda partecipi alle primarie. Farei di tutto per evitare corse separate”.

Anche nelle altre grandi città il dialogo è complicato con le forze di centrosinistra, per esempio a Bologna.
“Anche in questo caso, il mio auspicio è che si faccia almeno il tentativo di mettere insieme il centrosinistra, Azione, verdi, Italia Viva e che poi si verifichino le condizioni con il Movimento 5 Stelle. A Bologna, guardo con simpatia alla candidatura civica di Isabella Conti”.

E c’è spazio nella coalizione per un Movimento 5 Stelle guidato da Conte?
“Mi sembra che il M5S sia ancora prevalentemente occupato a discutere della propria identità e del proprio futuro. Quando saranno pronti, vedremo.

Le dico chiaramente però che con il Movimento 5 Stelle uscito dall’ultimo video di Grillo, il confronto sarebbe molto difficile”.

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